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Napoli — Una notte di settembre si è trasformata in tragedia lungo Corso Umberto I. Poco dopo le due del mattino di venerdì 19 settembre, una studentessa spagnola di 20 anni, in città per il programma Erasmus, è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali.
Il veicolo, una Range Rover guidata da un diciottenne, l’ha colpita all’altezza del civico 87. Le condizioni della giovane sono apparse subito disperate. Trasportata d’urgenza all’Ospedale del Mare dal personale del 118, è morta poche ore più tardi a causa delle gravi ferite riportate.
Gli agenti dell’Infortunistica Stradale della Polizia Locale hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica. Il conducente è stato sottoposto ad accertamenti tossicologici; la patente gli è stata ritirata e il Suv è stato sequestrato.
L’incidente ha scosso una città che vive da tempo la contraddizione di un centro storico attraversato da un intenso traffico automobilistico, dove la vita notturna e la presenza di migliaia di studenti si mescolano a una mobilità spesso caotica e pericolosa.
Napoli — Una notte di settembre si è trasformata in tragedia lungo Corso Umberto I. Poco dopo le due del mattino di venerdì 19 settembre, una studentessa spagnola di 20 anni, in città per il programma Erasmus, è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali.
Il veicolo, una Range Rover guidata da un diciottenne, l’ha colpita all’altezza del civico 87. Le condizioni della giovane sono apparse subito disperate. Trasportata d’urgenza all’Ospedale del Mare dal personale del 118, è morta poche ore più tardi a causa delle gravi ferite riportate.
Gli agenti dell’Infortunistica Stradale della Polizia Locale hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica. Il conducente è stato sottoposto ad accertamenti tossicologici; la patente gli è stata ritirata e il Suv è stato sequestrato.
L’incidente ha scosso una città che vive da tempo la contraddizione di un centro storico attraversato da un intenso traffico automobilistico, dove la vita notturna e la presenza di migliaia di studenti si mescolano a una mobilità spesso caotica e pericolosa.
