
![]()
Clima elettorale acceso ma con toni da vecchia scuola politica per Clemente Mastella, che ad Avellino, durante la presentazione dei candidati irpini di Noi di Centro a sostegno di Roberto Fico, ha lanciato un messaggio chiaro al suo elettorato e agli avversari: “È stata una scelta saggia, fatta nell’interesse dei cittadini della Campania. Anche se per questo ho subito un vero e proprio linciaggio politico.”
Il sindaco di Benevento e leader di Noi di Centro, con la consueta verve polemica, non ha risparmiato una frecciata a chi lo ha accusato di incoerenza per l’alleanza con l’ex presidente della Camera:
“Quelli che mi chiedono conto e volevano che andassi col centrodestra – ha detto – sono stati con Fico molto prima di me. Ricordo che è stato eletto Presidente della Camera con i voti di Lega e Forza Italia. E nel governo Draghi, la Lega stava nella stessa maggioranza dei Cinque Stelle.”
Mastella ha difeso la scelta di campo con pragmatismo e un pizzico di ironia: “Io sto dove si può vincere. E se sono da questa parte, mi pare abbastanza logico che qua si vince.”
Un’affermazione che sa di sfida politica, ma anche di fiducia nell’alleanza progressista.
Non è mancato, però, un richiamo alla realtà del voto:
“Le partite si vincono giocando, non a tavolino. E servirà impegno, serietà e capacità di parlare alle persone vere, non alle tifoserie.”
Il leader centrista ha poi tracciato un profilo sorprendentemente positivo di Roberto Fico, rompendo gli schemi della dialettica tra moderati e pentastellati:
“Apprezzo la sua mitezza. Da questo punto di vista, è il più democristiano dei Cinque Stelle.”
Un riconoscimento che suona come un sigillo politico ma anche come una provocazione agli avversari: nella Campania dei contrasti e dei personalismi, Mastella sceglie di puntare su moderazione e pragmatismo, due parole che, nelle sue intenzioni, dovrebbero tradursi in consenso alle urne.
Con l’aria di chi conosce bene il mestiere, conclude con il suo classico ottimismo da combattente:
“Il centrosinistra ha tutte le carte per vincere, ma bisogna crederci. E soprattutto, bisogna saper giocare fino all’ultimo minuto.”
