
(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO).
Dopo mesi di dedizione e impegno, il progetto di soccorso che ha visto coinvolti l’assessore comunale e i suoi colleghi è stato messo a dura prova da problematiche interne che hanno minato i valori su cui si fondava. Il progetto, che inizialmente si proponeva di rispondere ai bisogni della comunità grazie al lavoro del dottore Corvino e alla collaborazione con la Misericordia del Baianese, ha visto la luce con l’inaugurazione di una sede ben organizzata, completa di mezzi, autorizzazioni e tutto il necessario per poter operare in modo efficace.
La festa di inaugurazione, offerta dai commercianti locali, simboleggiava non solo un momento di celebrazione, ma anche l’unione della comunità intorno a un obiettivo comune: sostenere chi ha bisogno. Tuttavia, nonostante l’impegno profuso, la situazione ha preso una piega inaspettata. A causa di errori gestionali e della presenza di alcune persone incompetenti e con interessi economici poco trasparenti, la Misericordia ha deciso di lasciare la sede.
L’abbandono della sede è stato motivato da una serie di problematiche, tra cui l’incapacità di gestire correttamente i locali e il trasferimento misterioso dei mezzi senza una giustificazione chiara. Ma la questione più grave è stata la decisione di applicare tariffe esorbitanti, aumentate senza ragione, mettendo in serio pericolo la missione di soccorso della Misericordia. Una missione che, da altruista e di aiuto verso i più bisognosi, è diventata per colpa di alcune scelte una fonte di lucro a spese di chi si trovava in difficoltà.
Questa situazione ha portato le dimissioni e la sfiducia di chi, come assessore, aveva creduto fermamente nel progetto e nel suo valore per la comunità. Le testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza, tra cui quelle di un caro amico che non c’è più, evidenziano il dolore e la frustrazione per aver visto un’opera di misericordia trasformarsi in qualcosa di completamente diverso.
Ora, nonostante tutto, si augura che la Misericordia, nel suo nuovo trasferimento a Avella, possa trovare una gestione più competente e rispettosa degli ideali originari. L’in bocca al lupo va alla nuova sede con la speranza che possa continuare a essere un punto di riferimento per chi ha bisogno di aiuto, senza scopi di lucro o interessi personali.
La lezione da imparare è chiara: prima di chiedere sostegno o impegnarsi in opere di misericordia, è fondamentale avere chiari i valori che le guidano. Aiutare chi è in difficoltà deve rimanere una missione disinteressata e non un’opportunità di guadagno.
Fulvio Litto