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di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale e Internazionale di PMI INTERNATIONAL
Sessantuno anni fa, il 4 ottobre 1964, veniva inaugurata l’Autostrada del Sole, un’opera che ha segnato un momento storico nella crescita economica e sociale del nostro Paese.
Quel nastro d’asfalto che collega Milano a Napoli non fu soltanto una grande infrastruttura, ma il simbolo di un’Italia che si rialzava, che guardava avanti con fiducia, e che voleva connettere territori, persone e imprese.
L’Autostrada del Sole rappresentò, per la sua epoca, una delle più grandi opere europee di ingegneria e di visione economica.
In quegli anni, l’Italia stava vivendo un periodo di straordinaria trasformazione: la ricostruzione postbellica, la nascita dell’industria moderna, il desiderio di unità economica e sociale.
Quell’autostrada fu la spina dorsale di un nuovo modello di sviluppo, che permise la mobilità delle merci e delle persone, favorendo la nascita di un tessuto produttivo diffuso e interconnesso.
Fu anche un’opera di coraggio e di collaborazione: migliaia di lavoratori, tecnici e imprese italiane contribuirono a un progetto che univa Nord e Sud, città e province, industrie e comunità.
Dietro a quella realizzazione c’era una visione chiara: la convinzione che collegare significa crescere, e che ogni chilometro costruito era un passo verso la modernità.
Oggi, sessantuno anni dopo, quell’esempio mantiene intatto il suo valore.
Viviamo in un’epoca in cui la parola “connessione” assume nuovi significati – digitali, energetici, tecnologici – ma la lezione rimane la stessa: un Paese cresce quando costruisce ponti, non quando erige barriere.
Così come l’Autostrada del Sole rese possibile l’incontro tra territori e imprese, oggi dobbiamo impegnarci a costruire le nuove infrastrutture del futuro: reti logistiche, digitali e ambientali capaci di sostenere la competitività delle nostre piccole e medie imprese.
Le infrastrutture non sono mai solo opere materiali: sono strumenti di coesione, sviluppo e fiducia.
Servono per far circolare idee, competenze e opportunità.
Per questo, la visione che guidò l’Italia nel 1964 deve essere la stessa che guida oggi chi lavora per un sistema produttivo moderno, sostenibile e connesso al mondo.
L’Autostrada del Sole rimane una lezione di unità nazionale e di capacità industriale, ma anche un invito a ritrovare quello spirito collettivo che allora rese possibile ciò che sembrava impossibile.
È con quello spirito che le imprese italiane, oggi come ieri, possono costruire un nuovo percorso di crescita, innovazione e responsabilità condivisa.
