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Visciano (NA) – Un fine settimana intenso, ricco di emozioni, cultura e partecipazione. Si è concluso con grande successo l’evento “Storie di Paese”, promosso dall’associazione Camomilla a Colazione APS con il sostegno della Regione Campania, nell’ambito del programma “Il Nocciolo e le Strade dei Forni” che ha coinvolto i comuni di Pago del Vallo di Lauro, Moschiano, Visciano, Marzano, Casamarciano e Domicella.
Tre giorni, dal 16 al 18 dicembre, che hanno trasformato il borgo di Visciano in un palcoscenico a cielo aperto, dove arte contemporanea, memoria, teatro, musica popolare e sapori autentici si sono intrecciati in un racconto collettivo.
Ad aprire l’evento, presso la Chiesa di San Sebastiano, è stato il convegno “Le tradizioni del passato, il gusto del presente”, con interventi istituzionali e culturali tra cui quelli di Celeste Napolitano (curatrice della mostra), Felice D’Onofrio (presidente APS), il sindaco Sabatino Trinchese e il direttore de Il Guscio OP, Sabatino Castaldo, che ha parlato della nocciola come simbolo del territorio.
La mostra d’arte contemporanea “Art Gallery Exhibition” ha riscosso grande successo di pubblico, valorizzando il talento di artisti locali e internazionali in un dialogo tra sacro e moderno all’interno della Chiesa Monumentale.
Momento clou della manifestazione è stato lo spettacolo del 18 dicembre nel centro storico, con la degustazione dei prodotti tipici – dalla nocciola ai dolci della tradizione – e l’esibizione coinvolgente della Paranza Vesuvius di Brusciano, una delle formazioni più rappresentative della Festa dei Gigli.
Tra i protagonisti della serata, l’applauditissimo Angelo Iannelli, noto interprete di Pulcinella, che con la sua performance ha incantato grandi e piccoli. Voce della tradizione, artista della memoria popolare, Iannelli ha dato energia e identità all’intera serata, regalando al pubblico momenti di intensa emozione e allegria.
“È stato un evento di comunità, dove ogni gesto, ogni racconto ha parlato la lingua della nostra terra,” ha dichiarato Felice D’Onofrio, “Il nostro obiettivo era restituire centralità alla cultura dei piccoli paesi, e ci siamo riusciti.”
Storie di Paese si conferma così non solo un evento, ma un modello di valorizzazione territoriale, da riproporre e far crescere negli anni. Il successo di pubblico e la qualità delle proposte dimostrano che la cultura, se ben radicata, può generare appartenenza, orgoglio e futuro.

