BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia.

BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia.

Qualche giorno fa Binews, nell’ambito dei suoi preziosi servizi di informazione territoriale, ha pubblicato un interessante articolo sportivo con il titolo: “Il sogno dell’ASD Primavera verso la Serie C continua: grande vittoria nella prima fase dei playoff!” Chi ha a cuore la crescita sociale e sportiva della nostra comunità non può che essere grato alla direzione Binews per questa rivalutazione dell’ASD Primavera, che rappresenta la storia della pallavolo femminile da più di 40 anni.

 Le associazioni, in genere formate da persone che condividono ideali e passioni,  costituiscono un bene primario per le comunità dove operano: esse promuovono attività di interesse sociale,  culturali e sportive, riscoprono e rilanciano tradizioni storiche, immaginano progetti, alimentano sogni a favore dei giovani, sanno interpretare gli interessi e le aspirazioni  dei cittadini talvolta sostituendosi ad amministrazioni disattente o impedite da difficoltà economiche – organizzative, stimolano i cittadini ad essere attivi e responsabili. Un impegno prezioso, dunque, perché in mancanza di sostegni di qualsiasi natura, realizzano progetti, spesso  senza alcun aiuto, né fattivo né economico, ma basati sul volontariato e sui sacrifici che i soci sono disposti a sostenere, sia per il tempo e le energie profuse, sia per i contributi economici che devono assicurare.

 La Primavera Volley  costituisce uno dei migliori esempi di tali meritorie associazioni, non soltanto per gli straordinari successi sportivi, ma anche per la forza e costanza dimostrata nell’essere ancora viva e attiva a distanza di 40 anni dalla costituzione. In genere la vita media delle associazioni è molto più breve: gli entusiasmi possono esaurirsi con il tramonto della generazione protagonista e il sodalizio creato si spegne.  Ma c’è un altro valore di cui il movimento di pallavolo femminile può essere orgoglioso: aver compreso che la visione unitaria del nostro territorio costituisce una potenzialità da sfruttare per la sua crescita non soltanto sportiva, ma anche civile, culturale ed economica. Riunire le forze è un valore aggiunto che dovrebbe essere un obiettivo di tutta la nostra area che, purtroppo, a distanza di tanti anni, è ancora colpevolmente ignorato dalla nostra classe dirigente per un’angusta e personale visione della realtà.  Concentrare le energie su progetti condivisi è un modo per moltiplicare le forze. L’esempio concreto fu offerto da illuminati dirigenti agli inizi degli anni 80 con la costituzione della JUVENOVA, nata dalla fusione di tre società: pol. Vecchione, Baiano, Royal Avella e pall. Sperone. I successi arrivarono subito con la partecipazione al campionato di C2 e con la vittoria ai campionati giovanili provinciali (Juniores)  e regionali (categoria ragazze). Le finali nazionali di Messina del 1983 furono il coronamento di questa lungimirante strategia vincente.

Il successo del modello organizzativo della Juvenova fu una rivelazione per tutti. Nel 1984, grazie a  un ulteriore coinvolgimento di altri appassionati dirigenti,  fu costituita la VB Primavera, nata dalla fusione tra la Juvenova e la S. Romano.  Da quella data cominciò uno straordinario percorso vincente che portò a successi irripetibili: cinque finali nazionali di mini volley, cinque partecipazioni a campionati nazionali di serie C1 e di serie B2, e le vittorie in numerosi campionati giovanili regionali; restano le centinaia di giovanissime formate con valori di lealtà, di civiltà, di giustizia, e che oggi sono cittadine esemplari; resta la storia di sacrifici, di impegno e di lungimiranza di straordinarie persone che meritano la riconoscenza della nostra comunità. Fu registrato non soltanto uno straordinario progresso tecnico delle ragazze, ma anche una crescita culturale e maturazione personale che divenne il cuore del programma: educarle non soltanto al benessere fisico e alla pratica sportiva, ma anche a star bene con gli altri, a favorire la loro inclusione sociale, legittimare e dare visibilità alla loro presenza nello scenario sociale, a saper fare “squadra” e promuovere valori positivi come l’amicizia e la solidarietà contrapposti all’emarginazione e al bullismo, rafforzare il carattere e insegnare a non mollare nelle avversità, sognare ambiziosi obiettivi e lottare per raggiungerli.  Le vittorie sportive furono l’occasione per viaggiare in tutte le regioni del Sud, Sicilia compresa, conoscere altre realtà, interagire con centinaia di giovanissime e di confrontarsi con culture diverse.

Una funzione sociale importante, dunque, quella delle due associazioni, che meriterebbe, ieri come oggi, di essere non soltanto riconosciuta, ma anche difesa, sostenuta, incoraggiata, valorizzata e finanziata dalla comunità (intesa sia come istituzione pubblica che come semplici cittadini).

Rafforzare le strutture della VB Primavera,  impegnata da 40 anni nell’offrire un prezioso servizio alle ragazze del territorio,  è certamente un riconoscimento ma anche un modo per ampliare attività ed esperienze con l’apporto di nuove idee e progetti. Ed è l’invito che rivolgiamo a tutti coloro che hanno in animo di impegnarsi nella pallavolo femminile. La Primavera è sempre stata aperta al contributo di tutti nell’interesse primario dell’emancipazione territoriale.

Con la qualificata guida di Stefano Gentile, un tecnico di lunghissima esperienza,  e Vito Greco, ecco le protagoniste di questa fantastica cavalcata verso la serie C:

  • D’Avanzo Angela(capitano e centrale, n°23)
  • Margherita Luciano(opposto, n°2)
  • Michela Balbi(centrale, n°3)
  • Mariagrazia Biancardi(banda, n°7)
  • Lippiello Valeria(libero, n°8)
  • Parente Alessia(palleggiatrice, n°9)
  • Montuori Benedetta(opposto, n°11)
  • Liccardo Nunzia(centrale, n°13)
  • D’Avanzo Giovanna(libero, n°17)
  • Arbucci Sabrina(centrale, n°19)
  • Vecchione Beatrice(banda, n°20)
  • Miriam Masullo(banda, n°21)
  • Napolitano Stefania(banda, n°22)

Un gruppo unito e determinato, sostenuto dalla società guidata dal Presidente Mariagrazia Biancardi, dai dirigenti Maria Gabriella Vecchione,  Salvatore Montuori e Pina Arpaia.

Forza Primavera

BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia.
In piedi da sinistra: Isabella Campanile, Gigino Biancardi, Valeria LIppiello, Maria Grazia Buoncervello, Paola Rozza, Stefano Lippiello, Margherita Luciano, Felicia Rozza, Salvatore Montuori, Stefania Napolitano, Alessia Parente, X, Angela D’Avanzo, Marianna Mastroianni, Geppino Modica, Maria Elena Pedalino, Benedetta Montuori, Rita D’Aniello, Marianna Buono, Maria Grazia Biancardi, Silvia Graziano, Miriam Pasta, Melania Sorice, Maria Gabriella Vecchione, Morena Sannino, Antonio Vecchione. In ginocchio. Alessandra Ruberto, Aurora Lippiello, Wanda Arvonio, Chiara Lippiello, Benedetta Napolitano, Giovanna D’Avanzo, Chiara Monteforte, Michela Balbi.

BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia. BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia. BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia. BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia. BAIANESE. La pallavolo femminile: legittima l’ambizione personale, ma per chi ha come obiettivo lo sviluppo sociale e sportivo della comunità, la scelta è obbligata: aprirsi alla collaborazione per unire le forze. Lo dimostra la storia.