“ACCADDE OGGI”. 20 Giugno 1837 – L’Ascesa della Regina Vittoria e l’Alba di un’Impero

ACCADDE OGGI. 20 Giugno 1837 – L’Ascesa della Regina Vittoria e l’Alba di un’Impero

Il 20 giugno 1837, a Londra, si alzava il sipario su uno dei regni più lunghi e influenti della storia britannica. Alla morte di re Guglielmo IV, una giovane di appena 18 anni, Alexandrina Vittoria, fu chiamata a salire al trono del Regno Unito. Nessuno poteva ancora immaginare che quella ragazza, timida e riservata, avrebbe dato il suo nome a un’intera epoca: l’Età Vittoriana.

Nata nel 1819, Vittoria non era inizialmente destinata al trono. Fu solo per l’assenza di eredi diretti da parte dei suoi zii che divenne l’erede presunta. Il giorno della sua ascesa, fu svegliata alle prime luci dell’alba con una notizia che avrebbe cambiato il mondo: era diventata regina del più potente impero del pianeta.

Il suo primo gesto da sovrana fu simbolico ma determinante: chiese di essere chiamata semplicemente “Regina Vittoria”, rinunciando al suo primo nome, Alexandrina. Da quel momento, prese in mano il timone di un regno che si sarebbe trasformato sotto i suoi occhi.

Durante i 63 anni del suo regno (1837–1901), l’Impero Britannico si espanse a livelli mai visti prima, estendendosi su ogni continente. L’espressione “Il sole non tramonta mai sull’Impero Britannico” divenne realtà.

Vittoria fu più di una regina: fu un simbolo di unità, stabilità e potere in un’epoca di profondi cambiamenti sociali, scientifici e culturali.

Il periodo vittoriano fu l’età dell’industria, del vapore, del telegrafo. Le città si riempirono di fabbriche, le ferrovie ridisegnarono le mappe del commercio, e la scienza cominciò a sfidare la religione.

Ma fu anche un’epoca di contraddizioni: mentre la nobiltà godeva di immense ricchezze, milioni di operai, donne e bambini vivevano in condizioni durissime. Le opere di Charles Dickens testimoniano questa doppia faccia della modernità.

Il matrimonio con il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha fu profondamente felice. Alla sua morte, nel 1861, Vittoria entrò in un lutto che durò decenni. Nonostante il dolore, continuò a guidare il suo regno con fermezza e dignità.

Alla sua morte, nel 1901, il mondo era cambiato radicalmente. La Regina Vittoria lasciò un’eredità profonda: un’epoca di innovazione, potere e orgoglio nazionale, ma anche la consapevolezza che l’impero era troppo vasto per durare all’infinito. “La piccola regina è cresciuta con il suo popolo, e insieme hanno cambiato il corso della storia.”