Il Proverbio del Giorno

di Gianni Polverino Chi sta vicino ô sole nun sente friddo. Chi gode di amicizie importanti possono ottenere facilmente favori e protezioni.

di Gianni Polverino Ciuccio pe cciuccio, me tengo ’o ciuccio mio. Asino per asino mi tengo il mio. Nei cambiamenti si deve migliorare altrimenti meglio tenersi quello che si ha.

di Gianni Polverino Jennaro sicco, massaro ricco. Gennaio secco, contadino ricco. Proverbio della tradizione contadina ed indica che il mese di gennaio senza pioggia è sinonimo di buoni raccolti.

di Gianni Polverino ’A pena ’e ll’ommo tristo po’ ttricà, ma nun po’ mmancà. La punizione dell’uomo malvagio può tardare, ma di sicuro non mancherà..

di Gianni Polverino ’A salute nun tene prezzo. La salute non ha prezzo. Stare bene in salute è la cosa più importante.

di Gianni Polverino É mmeglio poco ca niente. In caso di necessità è meglio accontentarsi del poco che non avere nulla.

di Gianni Polverino Addó vede e addó ceca. Dove vede e dove ceca. Dove vede, e dove per non vedere si finge quasi cieco. Riferite a quelle persone che giudicano o sentenziano in base a […]

di Gianni Polverino ’Ammore ’e mamma nun te nganna. L’amore materno è indubbiamente il più sincero e il più grande degli affetti umani.

di Gianni Polverino ’E gghiastemme còglieno a cchi ’e mména. Le bestemmie e le maledizioni ricadono sempre su chi le lancia.

di Gianni Polverino È gghiuto ’o puorco ’mmiez’ê mmele! Quando a qualcuno si offrono delle occasioni molto favorevoli ed insperate per cui può largamente approfittarne.

di Gianni Polverino Darse ’e pízzeche ncopp’â panza. Darsi pizzichi sulla pancia. Sopportare, far buon viso a cattivo gioco.

di Gianni Polverino Chi nun po’ vvéncere, ha dda cercà d’appattà. Bisogna cercare con ogni mezzo di ridurre al massimo un qualsiasi danno.

di Gianni Polverino ’A forca è ffatta pe ’e puverielle. I poveracci, non avendo nessuno che li protegga o difenda, sono destinati ad avere sempre la peggio.

di Gianni Polverino È gghiuto ’a lanterna ’mmano ê cecate. È andata la lanterna nelle mani dei ciechi. Quando qualcosa finisce in mano a degli incapaci.

di Gianni Polverino ’O Pataterno addó vede ’a culata, Llà spanne ’o sole. Il Padreterno dove vede un bucato steso, lí invia il sole. La provvidenza è sempre presente dove occorre.

di Gianni Polverino Da nu malo pavatore scippe chello ca puó! Da un cattivo pagatore prendi ciò che puoi, meglio poco che niente.

di Gianni Polverino Cu n’uocchio fríje ’o pesce e ccu n’ato guarda ’a jatta! Di chi guarda con avidità ciò che desidera e, nello stesso tempo, sorveglia i possibili concorrenti o rivali.

di Gianni Polverino Màzzeca primma e ppo agliutte. Nella vita le cose vanno fatte con calma e per ordine.

di Gianni Polverino Jí a Puórtece pe na rapesta. Andare a Portici per acquistare una semplice rapa. Affaticarsi esageratamente per raggiungere un risultato miserabile.

di Gianni Polverino Chi ringrazia esce d’òbbreco. Chi ringrazia intende sdebitarsi per un favore ricevuto e di non voler mantenere nessun obbligo di riconoscenza verso chi lo ha favorito.

di Gianni Polverino Doppo ’o periculo tutte quante so’ ssapute. Nelle vicende della vita tutti fanno i maestri ma solo “a posteriori”.

di Gianni Polverino Chi ’o ccónta ce mette ’a jónta! In genere chi riferisce fatti suoi o di altri, aggiunge, di suo, dettagli del tutto immaginari.

di Gianni Polverino Dopp’ â quarantina nu malanno ogne mmatina. Dal compimento dei quarant’anni si incominciano ad accusare frequenti acciacchetti o malanni.