Quando una comunità cresce insieme: emozioni e valori alla Festa della Maggiore Età di Baiano

Quando una comunità cresce insieme: emozioni e valori alla Festa della Maggiore Età di Baiano

di Stefanina Belloisi – foto Carmine Montella
Quando una comunità rema insieme, nella stessa direzione, senza conflitti ma con la sincera volontà di offrire ciascuno il proprio piccolo contributo, allora si compiono meraviglie!
E ciò che abbiamo vissuto attraverso la Festa della Maggiore Età a Baiano ne è stato l’emblema più alto: un rito simbolico, sì, ma soprattutto concreto, vivo, che ha saputo parlare ai nostri giovani con il linguaggio della cura, della memoria, dell’appartenenza.
Un grazie di cuore va innanzitutto a Antonio Vecchione, anima tenace e visionaria di questa iniziativa che, anno dopo anno, con ostinata dolcezza, ha saputo custodirla e rilanciarla. La sua opera non è soltanto organizzativa, ma profondamente educativa: attraverso la celebrazione del passaggio all’età adulta, Antonio ha saputo offrire ai nostri ragazzi una visione di comunità unita, vigile, amorevole, che non dimentica le proprie radici ma le trasforma in forza per il futuro.
Ha saputo insegnarci che il dialogo tra generazioni non è un’utopia, ma un orizzonte possibile e necessario.
Un sentito ringraziamento va al nostro Sindaco Enrico Montanaro, che come un autentico “padrone di casa”, proprio come lo ha definito con garbo il caro Carlo, ha accolto tutti con autorevolezza ma anche con semplicità. La sua presenza non è stata soltanto istituzionale, ma profondamente umana: nei suoi gesti e nelle sue parole abbiamo riconosciuto il volto autentico di una politica che sa ascoltare, includere, ispirare. Ha trasmesso ai giovani un messaggio potente: partecipare alla vita democratica del proprio paese è un diritto, ma soprattutto un dovere d’amore.
Un grazie commosso a  Del Basso Mariella, che con tocco delicato e profondo ha saputo infondere ai ragazzi il coraggio di non arrendersi mai, di credere nei propri sogni anche quando sembrano lontani, fragili, incerti.
Un ringraziamento va anche al Comandante dei Carabinieri, la cui voce ferma e rassicurante ha saputo incarnare la presenza vigile delle istituzioni: non come entità lontane, ma come guida e protezione, come parte integrante del tessuto umano e civile che ci tiene uniti.
A Carlo Acierno, infine, va la nostra gratitudine più sorridente: con la sua giovialità e capacità comunicativa, ha saputo tessere il filo invisibile che ha tenuto insieme ogni momento della festa, rendendola non un evento qualsiasi, ma quasi una piccola opera teatrale, leggera e incantata, a misura di giovani, intrisa di informalità e magia.
Un ringraziamento speciale va a Montella Carmine, il nostro attento fotografo, che ha saputo immortalare e raccontare, con sguardo vigile e sensibile, ogni abbraccio, ogni sorriso, ogni silenzio carico di significato, ogni emozione, sapendo cogliere l’anima della festa.
Ma il grazie più profondo, va ai nostri giovani neomaggiorenni, di cui ne sono rimasta incantata per la loro sensibilità, per il loro coinvolgimento disarmante, per la loro prontezza e il sincero interesse nell’accogliere e vivere da veri protagonisti, questa meravigliosa manifestazione. In loro abbiamo visto riflessa la bellezza di una generazione che ascolta, che sente, che partecipa. In loro abbiamo riconosciuto il futuro. E ci siamo commossi
È così che si costruisce una comunità prospera e coesa: con gesti semplici, silenzi condivisi, armonia, sinergia, bellezza e… un amore concreto per ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare insieme. Buona festa della Repubblica.
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