Regionali 2025, Iannace: “Il Centro per l’Autismo di Avellino deve aprire. È un segno di civiltà”

Regionali 2025, Iannace: “Il Centro per l’Autismo di Avellino deve aprire. È un segno di civiltà”

AVELLINO – Nel dibattito politico che accompagna la corsa alle Regionali 2025 torna con forza il tema del Centro per l’Autismo di contrada Valle, struttura attesa da oltre un decennio e rimasta finora incompiuta. A rilanciare la questione è il candidato alle prossime regionali Iannace, che pone l’apertura del centro tra le priorità del proprio impegno politico.

È un grande assente – afferma Iannace – nonostante tra le prerogative della Regione rientrino pienamente la gestione della sanità e dell’assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico. Sono più di dieci anni che si parla dell’apertura del centro di contrada Valle, ma finora abbiamo ascoltato soltanto proclami”.

Il candidato punta l’attenzione sulle difficoltà quotidiane vissute dalle famiglie irpine che convivono con il problema dell’autismo, spesso costrette ad affrontare percorsi assistenziali complessi e onerosi, anche fuori provincia o fuori regione. “Il mio impegno politico – prosegue – ha come scopo primario quello di porre finalmente le basi per l’apertura del centro. Dobbiamo dare sostegno concreto alle famiglie che, con sacrifici enormi e nel silenzio delle istituzioni, portano avanti un percorso difficile e delicato”.

Per Iannace l’attivazione della struttura non rappresenta solo una promessa elettorale, ma una necessità non più rimandabile: “L’apertura del Centro per l’Autismo è un segno di civiltà. È un atto dovuto nei confronti di chi è stato meno fortunato di noi, per offrire un’opportunità e un futuro possibile ai bambini e ai ragazzi che ogni giorno affrontano questa condizione”.

Il centro di contrada Valle, annunciato più volte nel corso degli anni, potrebbe diventare uno dei temi chiave della campagna elettorale. Intanto, le famiglie e le associazioni del territorio tornano a sperare che il 2025 possa segnare finalmente una svolta attesa da troppo tempo.