SOLOFRA. Michele Vignola su legge regionale riordino servizio idrico integrato campano

SOLOFRA. Michele Vignola su legge regionale riordino servizio idrico integrato campano

“Ritengo che sia una buona norma perché va nella direzione di dare un ruolo più incisivo agli Enti locali con la possibilità anche di salvaguardare le gestioni idriche preesistenti”. Così Michele Vignola, sindaco di Solofra, sulla legge licenziata ieri (lunedì 16 novembre) dal Consiglio Regionale di Palazzo Santa Lucia che riordina il sistema idrico integrato campano. “Innanzitutto – evidenzia – la legge  conferma la nostra permanenza nell’ambito distrettuale dell’Ato Calore Irpino. Pertanto viene definitivamente superato il tentativo, della precedente Giunta Caldoro, di un nostro trasferimento (insieme ad altri quindici comuni della provincia di Avellino come, ad esempio, Montoro, Forino e comuni del baianese) nell’Ato Sarnese-Vesuviano, dove a gestire il servizio idrico è la Gori SpA. La legge, inoltre, va nella direzione, senza andare in conflitto con la norma nazionale e recependo  le direttive europee, di dare quanto è più è possibile un ruolo più marcato agli Enti locali e soprattutto di non accentrare. Anzi lo spirito della norma va proprio verso una sana logica di decentramento, prevedendo le cinque articolazioni territoriali, i cinque piani d’ambito distrettuali ed anche la tariffa distrettuale. Si salvaguardano, dunque, le autonomie locali attraverso un coinvolgimento diretto dei sindaci interessati negli organi dell’Ente Idrico Campano”. “Come Amministrazione Comunale – aggiunge – abbiamo seguito l’evoluzione di questa legge in tutti i suoi passaggi fino all’approvazione. Per questo, mi sento di ringraziare, in particolare, l’onorevole Mario Casillo, capogruppo del Pd in Regione Campania,  a cui abbiamo sottoposto più volte le istanze del territorio”. “Ora abbiamo la possibilità – conclude il primo cittadino – di proseguire nel percorso già avviato. In particolare, l’articolo 21 comma 4 ter della legge, ci può consentire di mantenere la gestione idrica sul territorio, candidando la nostra società (Irno Service – Codiso) a continuare a svolgere il servizio fatto finora”.