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Un nuovo caso di sospetta scabbia riaccende l’allarme all’interno della Casa Circondariale di Avellino Bellizzi. A darne notizia è Raffaele Troise, Responsabile della Segreteria GAU UILPA Polizia Penitenziaria Avellino Bellizzi, che segnala come la camera detentiva interessata sia stata immediatamente sottoposta a isolamento sanitario, in attesa degli accertamenti medici necessari.
Si tratterebbe del primo episodio dopo oltre un anno dall’ultimo caso analogo registrato nell’istituto irpino. Una circostanza che, se confermata, desta forte preoccupazione tra gli operatori del settore, soprattutto alla luce delle condizioni strutturali e organizzative del carcere.
L’organizzazione sindacale evidenzia come il rischio di diffusione di una patologia infettiva, in un contesto caratterizzato da spazi ristretti e da un elevato sovraffollamento, rappresenti una seria minaccia non solo per la popolazione detenuta, ma anche per il personale che quotidianamente garantisce l’ordine e la sicurezza all’interno della struttura.
Attualmente la Casa Circondariale di Avellino Bellizzi ospita oltre 600 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare fissata a circa 500 posti. Un dato che incide pesantemente sull’organizzazione dell’istituto, compromettendo la sicurezza generale, l’efficienza dei servizi e la serenità operativa degli agenti di Polizia Penitenziaria.
Da qui l’appello lanciato dalla UILPA: occorre intervenire con urgenza per ridurre la pressione detentiva, riportando i numeri entro limiti sostenibili. Tra le richieste avanzate, anche quella di trasferire i detenuti che si sono resi protagonisti di episodi critici, prima che la situazione possa ulteriormente degenerare.
Una condizione che, sottolinea il sindacato, rischia di ricadere ancora una volta sul personale in servizio, chiamato ogni giorno a svolgere il proprio lavoro in un contesto sempre più complesso e delicato.