PUC di Avella: criticità e richiesta di confronto pubblico

PUC di Avella: criticità e richiesta di confronto pubblico

(Riceviamo e Pubblichiamo)
Con Delibera di Giunta Comunale n. 139 del 13/11/2025 è stata adottata la proposta di Piano Urbanistico Comunale (PUC) del Comune di Avella, dichiarata immediatamente eseguibile, con conseguente attivazione delle misure di salvaguardia previste dall’art. 10 della L.R. 16/2004.

Sulla fase di adozione

Dalla lettura della delibera emerge che, durante la seduta di Giunta, alcuni componenti non hanno partecipato alla discussione relativa a specifiche zonizzazioni territoriali (cfr. pag. 7 della delibera).
Pur trattandosi di una facoltà prevista dall’ordinamento, si ritiene che, in un atto di tale rilevanza per la collettività, sarebbe stato opportuno fornire una più ampia informazione ai cittadini sulle ragioni di tali assenze, in un’ottica di massima trasparenza.

Valutazioni sul contenuto del PUC

Nel merito, il PUC adottato presenta, a nostro avviso, numerose criticità sotto il profilo:
• della coerenza con le esigenze di sviluppo del territorio;
• della distribuzione delle previsioni edificatorie;
• dell’impatto sulla proprietà privata.

In particolare, diversi comparti urbanistici risultano configurati come lotti edificabili di dimensioni molto limitate, spesso riconducibili a singole particelle, circostanza che meriterebbe un approfondimento pubblico per verificarne la rispondenza all’interesse generale e agli obiettivi di pianificazione di lungo periodo.

Standard urbanistici e casi specifici

Si segnalano inoltre situazioni in cui aree destinate a standard urbanistici incidono su pertinenze di abitazioni esistenti, come nel caso delle proprietà ubicate tra via San Nazzaro e via Duca Capece Galeota.
Tali scelte pongono interrogativi in termini di proporzionalità, equità e sostenibilità urbanistica.

L’area di San Cataldo

Particolare attenzione merita l’area di San Cataldo, oggetto nel tempo di diverse ipotesi di utilizzo.
Dalla documentazione del PUC emerge che l’originaria previsione di una struttura socio-assistenziale risulta sostituita da una destinazione ad area per infrastrutture tecnologiche (antenne).

Pur trattandosi di una previsione urbanistica astrattamente legittima, appare opportuno chiarire le motivazioni di tale scelta, anche alla luce del diverso impatto paesaggistico e funzionale delle due ipotesi, nonché delle ricadute sociali ed occupazionali connesse alla realizzazione di una struttura socio-sanitaria.

Ricadute occupazionali e sociali

La mancata realizzazione del progetto socio-assistenziale avrebbe potuto determinare la perdita di un’importante opportunità occupazionale per il territorio, con il potenziale impiego di personale medico, paramedico e di supporto, oltre a un servizio rivolto a soggetti fragili della comunità.

Necessità di un confronto pubblico

Considerata la complessità e la rilevanza del Piano Urbanistico Comunale, si ritiene necessario promuovere, prima della sua approvazione definitiva, un momento di confronto pubblico e partecipato che coinvolga:
• l’Amministrazione comunale,
• i cittadini,
• le categorie professionali,
• le associazioni,
• le forze politiche.

Un dibattito aperto e trasparente rappresenterebbe uno strumento fondamentale per migliorare il piano e rafforzare il rapporto di fiducia tra istituzioni e comunità.

Ing. Francesco Caruso