Napoli, lo scudetto non è più un tabù. Spalletti a caccia del primo tricolore, la città del suo sogno

Napoli, lo scudetto non è più un tabù. Spalletti a caccia del primo tricolore, la città del suo sogno

L’umiltà come un sistema di gioco da qui in avanti, visto il distacco tra sé e le inseguitrici. Al momento sono 12 i punti in più del Milan che è secondo, ma il Napoli dovrà dimostrare di avere anche l’ultima qualità necessaria a tutti i futuri campioni: la capacità di gestione dei risultati.

Con il 2-0 alla Salernitana, quattordicesima vittoria nelle ultime quindici gare di campionato, Spalletti chiude dunque il girone d’andata a quota 50, batte il precedente record di Sarri, 48 punti nella stagione 2017-2018, e diventa il terzo di sempre per punteggio totalizzato a stretto giro di boa. L’Inter di Mancini ne fece 51 nel 2006-2007, la Juventus di Conte, 52 nel 2013-2014.

Osimhen e i tifosi ci credono: lo scudetto non è più un tabù

In questo 2023, dopo 32 anni dall’ultimo scudetto vinto con Diego Maradona, gli azzurri hanno l’occasione unica di conquistare di nuovo il massimo traguardo calcistico italiano. Numeri, prestazioni e riconoscimenti che hanno fatto del Napoli, miglior attacco e seconda difesa di Serie A, una delle squadre top d’Europa. E la parola scudetto non è più un tabù, almeno tra i tifosi e nello spogliatoio.

Di recente era stato Osimhen a sdoganarla parlando di tricolore possibile, mentre i supporter partenopei sono pronti a vivere questa emozionante avventura fino alla fine. La possibilità di seguire le partite in streaming poi ha permesso loro di vivere l’emozione del calcio anche a distanza e di non perdere neanche un minuto delle prestazioni della propria squadra del cuore, come testimonia l’analisi di ExpressVPN che vede il Napoli al comando anche tra le formazioni più seguite per streaming in Campania.

Spalletti insegue il primo titolo, la città di Napoli un sogno

Ma Spalletti a quasi 64 anni conosce troppo bene il giochino per sbilanciarsi sull’argomento, visto che un paio di volte ne è stato pure vittima guidando la Roma. L’unica cosa di cui si preoccupa è tenere alta la guardia, affermando che molte squadre forti al momento sono un po’ indietro, ma tutte possono risalire la china. Il mister infatti pone l’accento sull’importanza di analizzare al meglio le partite e studiare i suoi avversari.

Di certo la vittoria dello scudetto rappresenterebbe un traguardo storico anche per l’allenatore toscano che, nonostante la lunga carriera, non ha mai vinto il titolo di campione d’Italia. Sarebbe poi un evento storico, un momento di gioia e di orgoglio per la città e per i tifosi, e una conferma dell’eccezionalità della squadra e del suo coach. Un sogno che diventa realtà dopo anni di attesa e di delusioni.

Tre sconfitte subito superate. A breve il test con la Roma

La gara di Salerno ha suturato la ferita per la pesante eliminazione dalla Coppa Italia dopo i rigori persi contro la Cremonese e confermato la maturità di questo Napoli, che ha sempre reagito alle sconfitte, appena tre in stagione, con una vittoria. Prima della sfida dell’Arechi era successo nel post Liverpool e nel post San Siro, dopo l’unica caduta di questo campionato a inizio anno contro l’Inter.

Nel derby di Salerno, priva di Kvaratskheila febbricitante, la squadra di Spalletti, pur senza brillare particolarmente, ha dimostrato di saper vincere anche le partite brutte, sporche e bagnate. A breve contro la Roma ci sarà il test più importante per laurearsi in “imprendibilità”.