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Il cielo sereno accoglie l’autunno meteorologico con vedute da cartolina
Ci sono mattini che sembrano dipinti. Oggi, primo settembre, il mese che per convenzione segna l’inizio dell’autunno meteorologico, si è aperto con un cielo terso e luminoso, quasi cristallino, che ha regalato a chi si trovava sulla stazione meteorologica di Montevergine un colpo d’occhio mozzafiato: il Golfo di Napoli disteso all’orizzonte, terso e scintillante nella luce del mattino.
Le prime ore del giorno hanno restituito un paesaggio che unisce mare e montagna in un unico abbraccio: le cime irpine alle spalle, la distesa blu che si perde fino a Capri, Ischia e Procida davanti, come un quadro naturale sospeso tra terra e cielo.
L’atmosfera era quella di un incipit autunnale gentile, con l’aria limpida e fresca a ricordare che l’estate sta volgendo al termine, ma con colori intensi, quasi saturi, che appartengono solo alle giornate di settembre. La luce radente del sole ha scolpito i contorni del Vesuvio, proiettando la sua silhouette come una presenza maestosa e silenziosa al centro della scena.
Dal santuario e dalla stazione meteorologica, la vista si è fatta poesia: uno scenario che non smette di sorprendere, capace di unire la memoria millenaria dei luoghi sacri di Montevergine con l’eterna bellezza del mare partenopeo.
Un panorama che parla di identità e appartenenza, in cui l’Irpinia e Napoli si ritrovano legate da uno sguardo, da un filo di cielo sereno, in questo primo giorno di settembre che si annuncia come un preludio dolce e luminoso alla nuova stagione.


