FRATELLI D’ITALIA È VICINA AI CITTADINI DI MONTEFORTE MA NON POSSONO SFUGGIRE LE TANTE RESPONSABILITÀ PER UN EVENTO AMPIAMENTE ANNUNCIATO.

FRATELLI D’ITALIA È VICINA AI CITTADINI DI MONTEFORTE MA NON POSSONO SFUGGIRE LE TANTE RESPONSABILITÀ PER UN EVENTO AMPIAMENTE ANNUNCIATO.

Era il 27 settembre del 2020 quando una colata di fango e massi seppelliva letteralmente il centro del paese di Monteforte Irpino; dopo neanche due anni ci ritroviamo drammaticamente a commentare gli stessi drammatici eventi, in un inaccettabile deja-vu. Fratelli d’Italia espone, innanzitutto, la piena e totale solidarietà e vicinanza alla popolazione montefortese, che si ritrova nuovamente a fare i conti con la distruzione e i danni, frutto del dissesto idro-geologico.
Ma non è possibile tacere le tante responsabilità che devono essere individuate in questa tragedia, solo in parte sfiorata, in consideraizone dei tanti danni subiti da inermi cittadini. Ci si chiede, innanzitutto, al netto dei lavori di immediata e somma urgenza, cosa abbia fatto la Regione Campania di De Luca e la sua partecipata SMA Campania, forse utile solo per qualcuno più che ad affrontare il dissesto idro-geologico in maniera strutturale.
Alla stessa maniera, ci chiediamo i tanti enti, dall’Autorità di Bacino, alla Comunità Montana, all’Ente Parco se e quali interventi abbiano posto in essere – ciascuno per le proprie competenze – in questi ultimi due anni, affinchè non si ripetessero le scene che hanno portato Monteforte alla ribalta nazionale, mettendo in sicurezza montagna e corsi d’acqua.
E, ancora, non ci si può non interrogare di come sia possibile che la Protezione Civile regionale abbia diramato solo l’allerta gialla rispetto all’evento di ieri: premesso che – probabilmente – almeno fino ad una completa e collaudata messa in sicurezza del Vico Ponte sarebbe necessario un divieto di sosta permanente al fine di evitare di trasformare le auto in biglie imppazzite, con l’allerta almeno arancione sarebbe scattata la rimozione delle automobili. Come è possibile che neanche mezz’ora prima dell’evento i potenti mezzi della Protezione Civile regionale non siano riusciti a prevedere quello che stava accadendo? Comprendiamo il grido di dolore del Sindaco di Monteforte, vittima di un governo sordo alle richieste di aiuto del Comune che rappresenta, ma vittima anche di una classe politica regionale abituata a commentare dopo, costernata, e a non fare nulla prima che il disastro accada.
Non renderemmo un buon servigio alla popolazione montefortese se, in un momento di grande attenzione, non chiedessimo con forza di accendere il faro sulle tante responsabilità tecniche e politiche e sulla grande ipocrisia di queste ore, nelle quali abbondano lacrime di coccodrillo, buone solo per post sui social network, magari condite da selfie con gli stivali imbrattati di fango.