FORINO: La mancata pulizia dei canaloni lagni e il difficoltoso deflusso delle acque

FORINO: La mancata pulizia dei canaloni lagni e il difficoltoso deflusso delle acque

FORINO: La mancata pulizia dei canaloni lagni e il difficoltoso deflusso delle acqueDa tempo, anzi da anni, a Forino si parla di rischio idrogeologico con tanto di misure di prevenzione e di sicurezza , in grado di mitigare i pericoli alla popolazione locale ed alla pubblica incolumità. A volte però ci si accorge che percorrendo tratti di strada solcati dai cosiddetti canaloni lagni atti allo scolo delle acque reflue , i quali dovrebbero come si suol dire essere la prima fotografia di tranquillità e di rasserenità comunitaria dell’astrusa questione che le cose stanno diversamente da come dovrebbero essere. Infatti, ci si rende conto ciò che davvero la fa da padrone, e’ solo loquacità e fumosità di vera realtà. Difatti percorrendo uno degli ultimi tratti dei celeberrimi canaloni di scolo, si osserva che a regnare e’ solo incuria ed abbandono, dolci compagne di terreno, detriti, rifiuti e scarti di qualsiasi genere che riempiono gli stessi quasi fino all’orlo, quando proprio dall’orlo al fondo canale ci dovrebbero passare due metri e mezzo di altezza. Tutto questo ci fa ben comprendere, del come questa situazione è frutto di un retaggio di anni e non attuale, ma allo stesso tempo della totale distrazione degli organi politici al problema, che se inquadrato ancora più a monte , nella fattispecie voltando l’occhio alle vasche di laminazione in via Monte Romola ed in via San Paolo della Croce ,si ammira la drammaticità della questione. Infatti nel dibattere, riguardo le grosse vasche di 40 metri di profondità ognuno atte al trattenimento e scolo di acqua piovana, ora risultano essere livellate al fondo della strada , facendoci dunque calare nella vera serietà della situazione . Canali lagni, e vasconi di contenimento che hanno o avevano nel loro intento quello di evitare che tutta l’acqua proveniente dai monti o in parte, raggiungesse la frazione Celzi apice , e punto critico idrogeologico della terra dei sette colli, di frequente interessata da forti allagamenti. E’ pur vero che qualcosa sui valloni a monte, e’stato fatto ma resta comunque ancora poco guardando quello che ci sta a valle. DANIELE BIONDIFORINO: La mancata pulizia dei canaloni lagni e il difficoltoso deflusso delle acque