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di Salvatore Alaia, Presidente del Comitato Civico E(A)Vitiamolo
Un quadro desolante, gente. Non servono giri di parole. Basta farsi un giro alla stazione ferroviaria di Sperone–Avella per capire che non siamo messi bene. Rifiuti ovunque, degrado, abbandono. E tutto questo mentre la linea Baiano–Napoli resta chiusa e nessuno muove un dito.
Ora, mi rivolgo al Presidente dell’EAV, De Gregorio: ma la vede la situazione? Perché qui non si tratta di un disservizio momentaneo, ma di una vergogna continua, una dimostrazione plastica di quella che si chiama – e scusate il latinismo – culpa in vigilando. Tradotto: non controllate niente, non gestite niente e la gente paga sempre il conto.
Forse ho usato un termine difficile, ma la verità è semplice: siete inefficienti. E questa inefficienza si vede, si tocca, si respira. Basta passare in stazione per capire che la “cura EAV” ha lasciato solo sporcizia e promesse vuote.
E i nostri sindaci? Mah… tutti lì, pronti a sorridere nei tavoli di confronto, ad annuire alle “spiegazioni tecniche”, a dire sempre sì come se bastasse una stretta di mano per pulire i binari. E intanto – scusate la franchezza – si calano le braghe davanti ai vertici, senza un minimo di reazione, senza un sussulto di dignità.
Ma qui non si tratta solo di rifiuti o di treni fermi. Si tratta della dignità di un territorio, di un popolo che crede ancora nelle istituzioni e che oggi si sente tradito, lasciato solo, dimenticato.
Cari amministratori, cari vertici, prima di chiedere fiducia ai cittadini, dimostrate di meritarla. Perché la pazienza, qui, è arrivata al capolinea. E noi, al prossimo treno, rischiamo di non salirci più — non per colpa nostra, ma per la vostra incapacità di farlo partire.



