Dal cuore dell’Irpinia al cuore dell’Africa: la missione di Don Giuseppe Parisi tra i bambini del Togo

Dal cuore dell’Irpinia al cuore dell’Africa: la missione di Don Giuseppe Parisi tra i bambini del Togo

AVELLA / TOGOVILLE (TOGO) – Ogni giorno, alle 17:30, una piccola folla di bambini si riunisce con il Rosario tra le mani e la fede nel cuore. Sono i bambini del Centro Azione Sorriso, nel sud del Togo, e la loro preghiera è rivolta a Dio ma anche a chi, da lontano, continua a sostenerli con amore e discrezione. Tra quei nomi, ogni sera, vengono ricordati i benefattori italiani, segno concreto di un legame spirituale che attraversa i continenti.

In mezzo a loro, come ogni estate da anni, c’è Don Giuseppe Parisi, parroco di Avella, impegnato in una missione che è diventata parte essenziale della sua vocazione: annunciare, servire, camminare con gli ultimi.

Dal cuore dell’Irpinia al cuore dell’Africa: la missione di Don Giuseppe Parisi tra i bambini del TogoUna fede che si traduce in abbracci e pane condiviso

“È giusto aiutare i nostri bambini ad avere un rapporto con Dio. Lo conosceranno come Amore, perché chi cammina con il Signore cammina nella pace”, racconta Don Giuseppe, nel suo diario africano.

La sua giornata è fatta di gesti semplici: la Messa nei villaggi, l’incontro con giovani cresciuti nel Centro e oggi in cammino verso un futuro migliore, i pranzi preparati dai missionari per i più piccoli, l’accoglienza gioiosa delle suore ad Avepozò. Ogni dettaglio è carico di una tenerezza che educa alla speranza.

E poi la visita a Togoville, luogo di pellegrinaggio caro al sacerdote irpino, dove sorge il Santuario della “Notre Dame du Lac”, la Madonna del Lago, simbolo mariano di protezione e tenerezza. Qui Don Giuseppe affida la sua preghiera ai bambini, ai benefattori, ma anche alla conversione dei peccatori e al risveglio delle coscienze anestetizzate dall’indifferenza.

“Eccomi!”: la risposta alla chiamata dell’amore

Nel suo racconto, emerge una frase che diventa il centro della missione: “Eccomi!”. Non solo risposta vocazionale, ma scelta quotidiana di stare dalla parte degli ultimi.

“Donami, Signore, la grazia di non lasciarmi abbattere dall’indifferenza dei superficiali, o dalla vacuità dei cuori egoisti”, scrive, sottolineando quanto l’autenticità della carità sia oggi più necessaria che mai.

Miseria e dignità: le due facce della povertà

Durante una visita nelle periferie di un villaggio, Don Giuseppe entra in una baracca fatta di poco o nulla. E lì, dove la miseria materiale è evidente, scopre la dignità nascosta in gesti quotidiani, in sorrisi sinceri, in sguardi pieni di umanità.

“Il rispetto e l’accoglienza luminosa – dice – fanno riflettere su quanto, da questa parte del mondo, abbiamo perso di vista l’essenziale. Siamo troppo concentrati sull’apparire e trascuriamo l’andare incontro all’altro”.

Dal cuore dell’Irpinia al cuore dell’Africa: la missione di Don Giuseppe Parisi tra i bambini del TogoDa Avella al Togo: una comunità che cammina insieme

Anche ad Avella, in questi giorni, la comunità parrocchiale segue con affetto e preghiera l’esperienza del suo parroco. Tante famiglie, gruppi giovanili e fedeli partecipano al sostegno della missione con raccolte fondi, preghiere condivise e testimonianze.

“Qui si tocca con mano quanto può fare anche un piccolo gesto di solidarietà – raccontano alcuni volontari del progetto –. I sorrisi dei bambini, la loro gratitudine, ci fanno capire che ogni euro donato, ogni preghiera, ogni parola, hanno un peso immenso”.

“Se volete provare la vera gioia, aiutate chi soffre”

Don Giuseppe non lancia appelli strillati, ma inviti sommessi e pieni di amore. L’aiuto ai poveri, dice, non è un dovere morale, ma una fonte inesauribile di pienezza.

“I poveri non hanno nulla da dare, eppure ci restituiscono tutto: gratitudine, abbracci, vita. Chi aiuta davvero, riceve molto più di quanto dona”.

Un ponte tra Irpinia e Africa si rafforza ogni giorno grazie a chi, come Don Giuseppe Parisi, decide di camminare nel Vangelo con i piedi impolverati dalla strada e le mani pronte ad accarezzare ferite. In quelle mani c’è il senso più alto della Chiesa che non parla solo, ma vive, abita e si dona.

Dal cuore dell’Irpinia al cuore dell’Africa: la missione di Don Giuseppe Parisi tra i bambini del Togo