BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei

BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei

Testimonianze di vita e il Giubileo della parrocchia di Santo StefanoTeatro Colosseo, venerdì 17 ottobre seconda tappa dellitinerario di  ricognizione del senso religioso e della spiritualità che connotano e identificano la Spes non confundit per la costruzione di un mondo di pace, giustizia e libertà alla luce delluniversalismo cristiano e cattolico.

di Gianni Amodeo

Fotoservizio di Carmine Montella

La Speranza non delude. Pellegrini di  Speranza.  Spes non confundit. Peregrinantes in spem.

Come per  trascrivere, il titolo identificativo, desunto dalla Lettera di San Paolo ai Romani, della Bolla, con cui Papa Francesco il 9 maggio del 2024, ha indetto il Giubileo – inaugurato il successivo 24 dicembre con la solenne ritualità dell’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, nel Vaticano-, e il motto che risuona quale appello, guida e monito, permeando di sé lessenzialità del messaggio, affermato e diffuso nel correlato  Anno Santo in pieno svolgimento, in tutte le articolazioni ecclesiali presenti ed operanti nel mondo cattolico, in Occidente come in Oriente, con l’epilogo di conclusione fissato il 6 gennaio del 2026.  Un itinerario di visioni ideali e principi morali da tradurre in azioni ed opere, di cui è linfa inesauribile la  speranza, che si rinnova quale fonte di ri-generazione nel vivificare il futuro, coniugando i valori della pace, giustizia e libertà nella visione dell’universalismo  cristiano e cattolico.

Sono i tasselli cronachistici, dai quali Angela Fiore e Francesca Masucci, giovani dall’eccellente back – ground culturale ed attivamente impegnate nelle realtà sociali e famigliari del territorio, hanno estratto e disegnato squarci di dialogo intensi  ed originali, sia per la spiccata espressività di linguaggio che per la varietà di temi tratteggiati in stretta aderenza con lo spirito del Giubileo 2025. Una modalità di narrazione concisa e leggera, proposta negli spazi del teatro Colosseo, focalizzando al meglio le coordinate, a cui si rapporta il Giubileo della parrocchia di Santo Stefano, il levita protomartire della cristianità e venerato patrono della locale comunità cittadina.

 Un approccio  ben scelto e … interpretato, con cui Angela Fiore e Francesca Masucci hanno conferito un’impronta esaustiva  e marcata alla prima tappa del più generale cammino delle iniziative mirate sull’evangelizzazione e sulla preparazione allevento, inserite nella specifica agenda del Consiglio della comunità parrocchiale, presieduto da don Fiorelmo Cennamo. Un approccio, segnato dall’indirizzo di saluto  istituzionale e personale, pronunciato dal sindaco Enrico Montanaro nel condividere la portata sociale dell’itinerario giubilare. Una valenza di riflessione, quella aperta da Montanaro, che don Fiorelmo Cennamo approfondiva ed ampliava nei significati religiosi ed etici, per evidenziare, in particolare, le ragioni ispiratrici del Giubileo della comunità parrocchiale cittadina. Un percorso  che vivrà la fase conclusiva domenica – 9 novembre, ore 17,00 –  con la celebrazione della Santa Messa che sarà officiata nella Cappella della Sacra Famiglia, nel Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario, a Pompei.

    Di ampio respiro, la rivisitazione storica delle fonti e delle ragioni ispiratrici del Giubileo, su cui calibrava riflessioni analitiche e documentali, monsignor Erasmo Napolitano. Un processo analitico, incentrato sull’interpretazioni dell’ Antico e del Nuovo testamento, dando rilievo alla cultura religiosa ebraica, matrice fondante del Giubileo, con successivo innesto nella cultura cattolica, sancito da Papa Bonifacio nel ‘300. Interessante la rappresentazione valoriale e simbolica della Perdonanza, l’evento storico-religioso in terra abruzzese che, annualmente, tra il  28 e il 29 agosto, si celebra nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a LAquila; evento, su cui monsignor Napolitano si soffermava in modo particolare, ponendo in nitida chiarezza la profonda spiritualità ch’è intrinseca e connaturata al sentire e all’agire di Celestino V. Un sentire e un agire, in cui si ritrova, per molteplici aspetti,  l’esemplare radicalità dell’azione e della figura di Gesù Cristo, nella dedizione al bene e all’amore per il prossimo.

Chiave di lettura oltremodo significativa, quella che monsignor Erasmo Napolitano prospettava nel focalizzare il senso della Perdonanza celestiniana, per connettendo i valori del perdono e della misericordia. Valori che innervava nella storia degli itinerari giubilari della modernità e del nostro tempo, vissuti secondo lo spirito dei Vangeli.

E’ il quadro – quello appena abbozzato per linee sommarie- in cui si colloca la seconda tappa del Giubileo parrocchiale della comunità cittadina. E’ in agenda, venerdì 17 ottobre – ore 19,00 – negli spazi del teatro Colosseo. Filo conduttore le testimonianze di speranza vissuta nelle quotidianità esistenziale. Sono testimonianze che chiedono e sollecitano ascolto. Con umiltà. Ed è la speranza che vivifica nella cosciente e consapevole finitezza dellumana condizioneBAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei BAIANO. Verso il 9 novembre, per la celebrazione nel Santuario mariano, a Pompei