“ACCADDE OGGI”. 20 settembre 1958: entra in vigore la Legge Merlin, fine delle case di tolleranza in Italia

ACCADDE OGGI. 20 settembre 1958: entra in vigore la Legge Merlin, fine delle case di tolleranza in Italia

Roma, 20 settembre 1958 – In questa data di 67 anni fa entrava ufficialmente in vigore la Legge Merlin (legge n. 75/1958), dal nome della senatrice socialista Lina Merlin, che sancì la chiusura delle cosiddette case di tolleranza e introdusse nuove norme contro lo sfruttamento della prostituzione.

Con questa riforma, l’Italia voltava pagina rispetto a un sistema regolamentato che, per decenni, aveva previsto bordelli legali e controllati dallo Stato. Le case di tolleranza – circa 560 in tutta la penisola – erano soggette a vigilanza sanitaria e fiscale, ma rappresentavano anche un contesto di forte sfruttamento e privazione di libertà per migliaia di donne.

La battaglia politica e sociale di Lina Merlin, iniziata già nel dopoguerra, incontrò enormi resistenze sia all’interno del Parlamento che nell’opinione pubblica, divisa tra chi riteneva necessario abolire le “case chiuse” per ragioni morali e di dignità umana, e chi invece temeva che la prostituzione “di strada” avrebbe peggiorato le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza delle città.

Nonostante le polemiche, la legge fu approvata il 20 febbraio 1958 ed entrò in vigore sei mesi dopo, il 20 settembre dello stesso anno. Con essa vennero introdotte pene severe per chiunque favorisse, sfruttasse o inducesse la prostituzione, pur senza criminalizzare l’attività in sé delle donne che la esercitavano.

A distanza di decenni, la Legge Merlin rimane ancora oggi un punto di riferimento nel dibattito politico e sociale italiano. C’è chi la considera una conquista di civiltà e libertà femminile, e chi invece ne sottolinea i limiti, chiedendo nuove regolamentazioni in un contesto profondamente cambiato.

Il 20 settembre 1958 resta dunque una data simbolica: il giorno in cui l’Italia disse addio alle case di tolleranza, segnando una svolta epocale nel rapporto tra Stato, società e prostituzione.