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MONTORO (AV) – Fa discutere il provvedimento adottato dall’Arciconfraternita dello Spirito Santo di Aterrana, frazione di Montoro, che ha deciso di vietare ai familiari dei defunti di collocare portafiori, lumini e altri oggetti davanti ai loculi e agli ossari.
La decisione è stata assunta all’unanimità durante l’assemblea generale del 16 febbraio 2025 e formalizzata con un avviso pubblico affisso al cimitero. L’Arciconfraternita motiva il divieto con l’esigenza di “ripristinare un certo decoro” all’interno della struttura e di “evitare discussioni inutili, talvolta sfociate in litigi verbali, per la ripartizione del suolo davanti alle tombe”.
Le modalità del provvedimento
Ai cittadini è stato concesso un periodo di tempo per adeguarsi: entro il 1° luglio 2025 tutti i portafiori e gli oggetti collocati a terra dovranno essere rimossi. Dopo quella data, sarà il direttivo dell’Arciconfraternita a provvedere direttamente.
Le reazioni
Il provvedimento ha immediatamente sollevato perplessità e polemiche tra i residenti. In molti parlano di una limitazione eccessiva che tocca un gesto semplice e radicato come portare un fiore o accendere un lumino sulla tomba di un parente. Altri sottolineano invece la necessità di regole chiare per mantenere ordine e uniformità all’interno del cimitero.
Un dibattito aperto
Il caso di Aterrana si inserisce in un tema più ampio che riguarda la gestione degli spazi cimiteriali in numerosi comuni italiani, dove spesso il confine tra tradizione, affetto e regolamenti di decoro diventa terreno di conflitto.
A Montoro, intanto, resta l’amarezza di quanti temono che la nuova norma finisca per comprimere la libertà dei cittadini di ricordare i propri defunti secondo pratiche personali tramandate da generazioni.



