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TUFO (AV) – L’Irpinia si prepara a vivere uno dei suoi eventi più attesi: dal 5 al 7 settembre 2025 il borgo di Tufo, patria del celebre Greco di Tufo DOCG, ospiterà la XXXIX edizione del Tufo Greco Festival – L’Oro d’Irpinia. Tre giorni di vino, gastronomia, cultura e musica che trasformeranno il centro storico in un palcoscenico a cielo aperto.
Il vino protagonista
Fulcro della manifestazione sarà, come da tradizione, il Greco di Tufo DOCG, tra i bianchi più apprezzati d’Italia per eleganza, mineralità e longevità. Le cantine del Consorzio Terre di Tufo accoglieranno visitatori e appassionati con degustazioni e percorsi guidati, raccontando un territorio unico, segnato da storia mineraria e radici contadine.
Non mancheranno i tour nel borgo e le masterclass sensoriali curate da AIS Campania – sezione Avellino e ONAF Avellino, che venerdì 5 e sabato 6 condurranno il pubblico in un viaggio tra calici di Greco e formaggi d’autore presso il Centro Polifunzionale Sandro Pertini.
Musica, spettacoli e ospiti speciali
Ogni sera, il festival offrirà concerti e dj set nelle principali piazze del paese, con un cartellone variegato pensato per tutte le generazioni.
5 settembre
Piazza Umberto I: Simone Pastore e, a seguire, Dj Fabio Luciano
Anfiteatro Villa Comunale: I Malaffare
6 settembre
Piazza Umberto I: Gli Stragatti e, a seguire, Dj Luca Frisetti
Anfiteatro Villa Comunale: Mattia Cesa
7 settembre
Piazza Umberto I: Gli Aironi Neri – Tribute Band Nomadi e, a seguire, Dj Vinyl Gianpy
Anfiteatro Villa Comunale: Tony Ferola & Dj Attilio Lepore
Ad arricchire l’atmosfera, ogni sera le performance di Alfredo Itro (Piazza Gramsci) e Roberto Sozio (Rampa Castello). Gran finale domenica 7 a pranzo con la tradizionale Tarantella Montemaranese, simbolo di convivialità e identità popolare.
Un appuntamento che unisce
Il Tufo Greco Festival è molto più di una festa del vino: è un’occasione per celebrare l’Irpinia nelle sue eccellenze, mettendo in dialogo produttori, istituzioni, turisti e cittadini. Un evento che coniuga cultura, enogastronomia e spettacolo, confermandosi “l’oro” di un territorio che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.

