Come prepararsi mentalmente per una mezza maratona: strategie vincenti

Come prepararsi mentalmente per una mezza maratona: strategie vincenti

Allenarsi per correre una mezza maratona è fondamentale, ma anche esercitare la mente può servire a sfoderare una grande prestazione.

Quando si parla di preparazione alla mezza maratona si ragiona quasi sempre in termini di prestazioni fisiche, ponendo l’accento sulle tipologie di allenamento o sulle strategie da applicare per avere ragione all’interno di questa competizione di poco più di 21 km. In realtà di parimenti importanza (se non superiore) è anche la preparazione mentale: nelle prossime righe andremo a vedere le strategie mentali da applicare per aumentare resilienza, motivazione e fiducia in sé stessi.

Gestire l’ansia prima della gara

Prima di una mezza maratona importante fa puntualmente la sua comparsa l’ansia. Al fine di poterla gestire, la prima cosa da tenere bene a mente è che l’ansia prima di una competizione è del tutto normale: il problema sarebbe paradossalmente se non ci fosse! L’ansia fa parte dell’esperienza, quindi il trucco è convertirla in adrenalina da scatenare durante la gara. Molti si affidano a routine consolidate per combattere l’ansia: c’è chi prima di una mezza maratona deve mangiare sempre la stessa pietanza, vestirsi sempre alle stesso modo e così via. La routine è un’ottima alleata contro l’ansia, e se poi la gara va bene diventa una consuetudine importante anche dal punto di vista scaramantico.

La famigerata visualizzazione positiva

Una tecnica molto usata, e al tempo stesso molto bistratta dagli scettici, è la visualizzazione positiva. In sostanza consiste nel prendersi del tempo a immaginarsi lo svolgersi della gara che sarà, ipotizzando la partenza, il tipo di ritmo, i punti del percorso più faticosi è così via. Chi si ferma a un’analisi superficiale non nutre grosse speranze nella visualizzazione positiva, ma è in realtà un ottimo esercizio per connettere mente e corpo, e che alla prova dei fatti aiuta realmente a superare le difficoltà nel momento in cui si corre, perché quelli che sono gli eventuali ostacoli sono già stati messi in preventivo.

Fissare obiettivi realistici

Quando si fa una mezza maratona occorre sempre fare i conti con la realtà. A tutti piace vincere, ma ovviamente non a tutti riesce. Si può perdere perché non si ha un’adeguata preparazione, oppure semplicemente perché gli altri corridori sono stati più bravi, la bravura degli avversari va sempre messa in preventivo. È quindi molto più utile porsi obiettivi in linea con la propria preparazione che esulano dalla classifica finale: per un neofita, ad esempio, riuscire a concludere la gara è già tanta roba, mentre un corridore più esperto potrebbe porsi come obiettivo quello di chiudere la competizione entro massimo un paio d’ore.

Simulazione del giorno di gara

Un esercizio che oltre a uno sforzo mentale prevede anche azioni pratiche è quello della simulazione del giorno di gara. In pratica in questa prassi occorre fare tutto quello che si farà il giorno della gara: svegliarsi alla medesima ora, fare lo stesso tipo di colazione e così via. Meglio ancora se la simulazione può riguardare anche fare lo stesso percorso che la mezza maratona prevede: in questo modo si può dividere mentalmente la competizione in tronconi, sapendo già quali punti sono quelli più ostici e quali quelli dove si possono gestire le forze.

Accettazione della fatica

Chiudiamo con quella che può sembrare una banalità, ma che non lo è affatto: fare una mezza maratona costa fatica. Questa affermazione lapalissiana ha come scopo quello di non scoraggiarsi quando il corpo comincia a cedere, perché tutti fanno fatica in una gara podistica: accettare la fatica è il modo migliore per poterla sopportare il più a lungo possibile