Per la rubrica “CHI ERAVAMO” oggi proponiamo le immagini del Castello Avellano

Per la rubrica CHI ERAVAMO oggi proponiamo le immagini del Castello Avellano

Per la rubrica CHI ERAVAMO oggi proponiamo le immagini del Castello AvellanoIl complesso monumentale del Castello di Avella, attestato sui rilievi collinari che bordano ad Est la pianura campana, occupa una collina dai fianchi scoscesi situata sulla destra del fiume Clanis; alle sue spalle si stagliano i monti di Avella, barriera naturale che separa il comprensorio avellano-baianese dalla Valle Caudina. Il sito gode di una posizione strategica di controllo del territorio circostante, a guardia di un itinerario naturale che attraverso il passo di Monteforte Irpino mette in comunicazione la pianura campana con la valle del Sabato e conduce verso la Puglia e la costa adriatica. La sommità della collina (m 320 s.l.m.) è occupata dalle strutture della rocca, dominata dalla mole di una torre cilindrica su base troncoconica saldata alle imponenti strutture del donjon . Due cinte murarie, sviluppandosi a diversa quota, cingono le pendici del colle e si ricongiungono sul lato settentrionale, alla base della rocca. La prima,datata ad epoca longobarda (PEDUTO 1984), ha una pianta ellittica e abbraccia una superficie di circa mq 10.000; del circuito si conservano dieci semitorri (una è inglobata alla base dell’angolo settentrionale del donjon) delle quali cinque a sezione troncoconica e quattro di forma troncopiramidale.La seconda cinta, a pianta poligonale, prevede una porta carraia nell’angolo sud-orientale e nove torri, tutte quadrangolari eccetto quella dell’angolo sud-occidentale della fortificazione, a pianta pentagonale; la superficie racchiusa all’interno del circuito è di circa mq. 21.000. Alcuni saggi esplorativi condotti nel 1987 in occasione di un interventodi restauro hanno fissato la datazione del suo impianto al periodo normanno (XI-XII secolo) ed evidenziato l’esistenzadi interventi di ristrutturazione nel corso del XIII secolo (IANNELLI 1989). Nell’area compresa tra le due cinte murarie, in forte pendio verso sud, sono visibili i resti di numerosi ambienti riferibili a strutture abitative; l’unico edificio conservato in elevato è una grande cisterna a pianta rettangolare, situata immediatamente all’interno della cinta muraria interna. Nonostante rappresenti dal punto di vista monumentale uno dei complessi medievali più rilevanti della Campania,solo in anni recenti il Castello è stato oggetto di esplorazione sistematiche grazie alla disponibilità di finanziamenti destinati alla realizzazione di un parco archeologico. Le indagini,condotte tra il 2000 e il 2001 dalla Soprintendenza peri Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento, si sono concentrate sulla rocca allo scopo di definirne lo sviluppo planimetrico e di tracciare, su basi stratigrafiche,una prima periodizzazione delle sue fasi di occupazione.