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Lo scontro tra l’ex sindaco di Sperone, Salvatore Alaia, e le istituzioni regionali campane si fa sempre più acceso. Dopo la recente “sceneggiata” – come lui stesso l’ha definita – andata in onda con l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo e la comparsa dei rappresentanti delle varie associazioni di categoria, compresi quelli locali, Alaia torna ad alzare la voce contro quello che giudica un percorso fallimentare della Regione.
Secondo l’ex primo cittadino, le politiche messe in campo fino a oggi non hanno prodotto risultati concreti, ma solo “fumo negli occhi”. Alaia accusa gli amministratori regionali di incapacità, incompetenza e testardaggine, sottolineando come la corilicoltura, settore strategico per l’economia irpina e campana, sia ormai alla deriva.
La crisi è sotto gli occhi di tutti: molti contadini, di fronte a raccolti sempre più esigui e incapaci persino di coprire le spese sostenute, hanno deciso di abbandonare i terreni. Un segnale drammatico per un comparto che rischia di perdere progressivamente terreno senza interventi seri e lungimiranti.
Alaia non risparmia critiche, ma allo stesso tempo lancia una proposta: avviare una collaborazione concreta con l’Università di Napoli “Federico II” – Facoltà di Agraria di Portici, un centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale e internazionale. “Persone serie, preparate e professionalmente valide – afferma – possono dare una prospettiva al settore, che merita ben altra attenzione”.
Un invito, dunque, a investire in ricerca e innovazione, anziché limitarsi a passerelle istituzionali che, secondo Alaia, non fanno altro che alimentare la distanza tra politica e mondo agricolo.

