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La seguente nota è stata inviata alla redazione dal consigliere comunale Giuseppe Matrisciano ai sensi dell’art. 8 della Legge 47/1948 (diritto di rettifica). Per rispetto del diritto di replica, ne pubblichiamo il testo integrale. La responsabilità delle affermazioni contenute resta esclusivamente in capo all’autore.
Risposta all’articolo di BI NEWS del 02/11/2025: L’etica dell’informazione e la dignità della politica locale.
Oggetto: Chiarimenti e doverose precisazioni in merito all’articolo intitolato “INDAGINE SU PRESUNTE IRREGOLARITA’ NELLE DICHIARAZIONI DI CANDIDATURA” e alla sua tempistica.
In riferimento all’articolo pubblicato in data odierna dalla testata BI NEWS, e diffuso sui canali social, si rende necessario un intervento immediato e categorico per ristabilire la verità dei fatti e denunciare la strumentalizzazione politica e mediatica di vicende giudiziarie ancora in corso, o, per certi aspetti, già definite.
1. La Fuga di Notizie e la Sensibilità degli Atti
Il primo, e più grave, interrogativo riguarda le modalità con cui il giornalista sia venuto in possesso di informazioni relative a “avvisi di garanzia” notificati agli amministratori, atti che per loro natura sono sensibili e riservati.
Si attira l’attenzione sulla necessità di accertare come tali informazioni, relative ad atti giudiziari, siano potute uscire dagli uffici preposti. La presunta “fuga di notizie” è un fatto di inaudita gravità che mina la fiducia nelle istituzioni e impone un immediato accertamento interno da parte della Procura. La correttezza e la riservatezza delle indagini devono essere tutelate.
2. La Verità sulla Presunta Incompatibilità e l’Archiviazione
L’articolo omette, distorce o presenta in modo lacunoso la cronistoria della vicenda amministrativa, suggerendo uno scenario di irregolarità che la realtà ha già smentito, almeno per quanto riguarda la posizione amministrativa.
• Verità Amministrativa Accertata: In seguito alla denuncia, il Segretario Generale del Comune ha accertato la regolarizzazione delle posizioni tributarie (TARI e IMU) da parte dei Consiglieri comunali interessati (incluso il denunciante, Consigliere Porcelli Vincenzo).
• Conclusione in Consiglio: In sede di Consiglio Comunale, il Segretario Comunale ha formalmente dichiarato che, a seguito dei pagamenti e delle ricevute presentate, “non sussistevano le cause di incompatibilità” per i 5 Consiglieri oggetto di provvedimento.
• La Posizione del Denunciante: L’articolo tace sulla circostanza che anche il Consigliere di minoranza Vincenzo Porcelli, autore della denuncia, era inserito nella lista dei “morosi verso l’Ente” prima di regolarizzare la propria posizione, sollevando un evidente e imbarazzante conflitto di intenti e un’ipocrisia politica inaccettabile.
Sviluppi Giudiziari: La chiusura delle indagini notificata riguarda una fase processuale che, secondo quanto appreso dal legale, riduce il numero dei soggetti coinvolti. L’accusa di reato andrebbe estesa a tutti i 5 consiglieri inizialmente segnalati per irregolarità tributarie, incluso il Consigliere Porcelli, il cui debito era negli “archivi dell’ente” e per il quale dunque valeva la stessa potenziale accusa per la dichiarazione di candidatura.
3. La Tempistica Sospetta: L’Attacco Politico di “Bassissimo Livello”
La critica più netta riguarda la tempestività della pubblicazione dell’articolo, a poche ore dalla convocazione del Consiglio Comunale chiamato a discutere e votare un atto fondamentale per la comunità, come il Piano Urbanistico Comunale (PUC).
• Speculazione Infondata: L’articolo specula apertamente sul rischio di “compromettere il numero legale o di influire sull’esito delle votazioni” a causa di “possibili incompatibilità, assenze o tensioni politiche”.
• Dignità e Famiglia: Questa non è informazione, ma bassa speculazione politica. È un atto di terrorismo psicologico e politico che mira a minare la serenità dei Consiglieri e, cosa ancor più grave, coinvolge la sfera privata. Questo approccio becero e vile alla politica gioca sulla pelle delle persone, di coloro che “hanno famiglia e figli a cui dare spiegazioni”.
Conclusione:
Mentre le indagini fanno il loro corso, la politica e il giornalismo dovrebbero agire con la massima responsabilità, trasparenza e rispetto per la dignità umana. L’azione di chi utilizza informazioni riservate, strumentalizzandole alla vigilia di un voto cruciale per la comunità, denota un livello di degrado etico inaccettabile.
Si esorta la testata a un giornalismo più attento, meno sensazionalistico e più rispettoso dei fatti e della verità processuale e amministrativa. La vita futura dei cittadini di Tufino è in gioco nel prossimo Consiglio Comunale, e chi tenta di sabotare il processo decisionale con attacchi personali e infondati sta dimostrando di non avere a cuore l’interesse della comunità.
Tufino li 02/11/2025 IL CONSIGLIERE Giuseppe Matrisciano
