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Una maxi indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino ha portato oggi all’esecuzione di un provvedimento del G.I.P. che ha disposto 14 misure cautelari personali nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti in un presunto sistema criminale legato alla creazione, cessione e monetizzazione di crediti fiscali inesistenti riconducibili ai cosiddetti bonus edilizi.
L’operazione è stata eseguita dai militari della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e del Gruppo di Avellino, al termine di una complessa attività investigativa iniziata grazie all’analisi del rischio svolta in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
Le misure adottate
Secondo quanto comunicato, il giudice ha disposto:
- 4 custodie cautelari in carcere
- 7 arresti domiciliari
- obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
- obbligo di dimora
- interdizione dall’esercizio della professione per un commercialista per un anno
I destinatari sono ritenuti gravemente indiziati dei reati di:
- associazione per delinquere
- truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche
- riciclaggio
- autoriciclaggio
Il meccanismo della frode
Dagli accertamenti emergono elementi considerati altamente anomali, tra cui:
- comunicazioni frammentarie delle cessioni all’Agenzia delle Entrate
- soggetti che alternavano i ruoli di cedenti e cessionari
- assenza di fatture di acquisto
- importi incompatibili con le spese dichiarate
- lavori edilizi mai effettuati
- immobili catastalmente inesistenti
- utilizzo di persone senza fissa dimora o con precedenti penali
Il sistema, secondo gli investigatori, sfruttava società compiacenti e prestanome, cui veniva attribuita formalmente la gestione dei crediti, allo scopo di occultare la reale provenienza delle somme.
I numeri dell’indagine
La Procura ha ricostruito:
Importo dichiarato come spesa per gli interventi:
€ 2.771.037.936,00
Crediti fiscali fittizi generati:
€ 1.654.786.540,00
Crediti ceduti ad altri soggetti:
€ 90.111.044,00
Crediti utilizzati per compensare debiti fiscali:
€ 17.545.366,00
Nel corso delle attività, il 23 settembre 2025 è stato emesso un secondo decreto di sequestro preventivo per equivalente, con blocco di fondi presenti su conti correnti italiani ed esteri, per un totale di:
€ 13.760.506,27
