Incendio Montefredane (Avellino), 4° aggiornamento: diossine sotto limite rilevabilità

Incendio Montefredane (Avellino), 4° aggiornamento: diossine sotto limite rilevabilità

 Sono disponibili i risultati del secondo ciclo di monitoraggio delle diossine disperse in atmosfera, della durata di 24 ore, a partire dalle ore 17.00 del 18 ottobre alle ore 17.00 del 19 ottobre,  svolto dall’Agenzia in seguito all’incendio divampato nella notte tra il 16 e il 17 ottobre in un deposito di autoarticolati dell’azienda di trasporti Ba.co. Trans situato nella frazione Arcella del comune di Montefredane (AV).  I risultati evidenziano valori di concentrazione di diossine e furani inferiori al limite di rilevabilità della metodica utilizzata. Il primo ciclo,  della durata di dodici ore, era stato effettuato dalle ore 4:00 alle ore 16:00 dello scorso 17 ottobre e aveva riportato per il parametro PCDD+PCDF (diossine e furani) un valore di concentrazione pari a  0,033 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente). Si ricorda che non sono presenti limiti imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente e che il valore di riferimento, correntemente utilizzato dalla comunità scientifica, individuato nelle linee guida della Germania (LAI-Laenderausschuss fuer Immissionsschutz – Comitato degli Stati per la protezione ambientale) è pari a 0,15pg/Nm3 I-TEQ. Pertanto già dal primo ciclo la concentrazione riscontrata risultava inferiore al suddetto limite di riferimento. Il monitoraggio è ancora in corso e gli ulteriori risultati verranno diffusi non appena disponibili. Nei prossimi giorni sarà attivato un programma di campionamento della matrice suolo, tenendo conto delle aree coinvolte dal cono di diffusione desunto dalla cartografia elaborata dall’Osservatorio regionale sicurezza alimentare (Orsa). Si rimanda al sito dell’Agenzia per le precedenti comunicazioni sulle attività in corso (https://portale.arpacampania.it/web/guest/-/incendio-montefredane-av-intervento-arpac-per-valutare-effetti-ambientali) e per i prossimi aggiornamenti.