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È in programma per il pomeriggio di venerdì 9 maggio un incontro cruciale nella sede provinciale del Partito Democratico di Salerno. A convocarlo è il deputato Piero De Luca, figlio del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con l’obiettivo di riunire attorno a un unico tavolo i consiglieri regionali del PD, gli eletti nelle liste civiche vicine al governatore e l’europarlamentare dem Lello Topo.
L’appuntamento, dal forte significato politico, punta a fare il punto sui rapporti sempre più tesi tra il presidente De Luca e la segreteria nazionale del PD guidata da Elly Schlein, in vista delle prossime scelte strategiche per le Regionali. Sullo sfondo, infatti, resta lo scontro interno tra l’ala deluchiana e il gruppo dirigente nazionale, in un momento in cui la costruzione delle alleanze e delle liste è entrata nella fase decisiva.
Il nodo principale riguarda gli spazi di manovra che verranno concessi al fronte legato a De Luca, e quindi la possibilità per i suoi uomini di ritagliarsi un ruolo attraverso le civiche. Un’ipotesi che, al momento, appare tutta da verificare. Non solo perché le decisioni sulle liste spettano anche al candidato presidente, ma soprattutto perché, con la candidatura sempre più concreta di Roberto Fico per la guida della Regione Campania, immaginare una convivenza con liste che portino la firma deluchiana sembra, a oggi, uno scenario improbabile.
Tuttavia, il campo è ancora in movimento. E il vertice salernitano sarà l’occasione per misurare il livello di coesione del fronte interno, ma anche per valutare fino a che punto Piero De Luca e i suoi siano pronti a forzare la mano o, al contrario, cercare un punto di equilibrio con la linea nazionale del partito. La sensazione è che, comunque vada, i prossimi giorni saranno decisivi per capire se la rottura tra De Luca e il PD si consumerà definitivamente o se resterà aperto uno spiraglio per una difficile ricomposizione. 
