Baianese, Colucci (FI): «Basta rassegnazione, è ora di svegliarsi e cambiare rotta»

Baianese, Colucci (FI): «Basta rassegnazione, è ora di svegliarsi e cambiare rotta»

Mandamento Baianese. Un appello diretto e senza mezzi termini arriva da Antonio Colucci, segretario di Forza Italia per il mandamento Baianese, che in una lunga riflessione invita i cittadini a «svegliarsi» di fronte alle criticità che continuano a frenare lo sviluppo del territorio.

Al centro delle sue osservazioni c’è la gestione di Alto Calore Servizi S.p.A., azienda idrica finita sotto i riflettori per i disservizi e per l’aumento delle tariffe. L’annuncio delle dimissioni di Antonello Lenzi, Amministratore Unico, rappresenta per Colucci un segnale allarmante:

«A Lenzi va riconosciuto il merito di aver avviato un processo di ristrutturazione e guidato l’azienda fino all’omologa del concordato. Ma la sua uscita di scena, in un momento già segnato da proteste e difficoltà, rischia di aggravare la situazione».

Colucci non risparmia critiche all’interferenza della politica nelle vicende aziendali, denunciando i «troppi giochetti politici emersi nell’ultima assemblea dei soci» che, a suo dire, finiscono soltanto per danneggiare cittadini e territorio. Da qui l’auspicio che «i soci e le istituzioni individuino al più presto una leadership autorevole, libera da logiche di partito, capace di proseguire il percorso di risanamento».

Ma il segretario azzurro non si limita al tema dell’acqua: punta il dito anche contro le difficoltà legate alla coltivazione delle nocciole, settore che definisce «un’eccellenza che dovrebbe essere la nostra forza, ma che oggi arranca tra burocrazia e problemi irrisolti». A questo si aggiungono i disservizi del trasporto ferroviario EAV, che trasformano gli spostamenti quotidiani in una «vera e propria odissea».

Secondo Colucci, non si tratta di episodi isolati, bensì di un filo conduttore che lega le inefficienze:

«Non è una coincidenza, è un sistema che si autoalimenta e che tiene il nostro territorio in ostaggio. Dobbiamo avere il coraggio di andare a fondo, di capire chi c’è dietro ogni amministrazione e chi ha realmente a cuore il futuro della comunità».

A pesare, denuncia ancora, è una mentalità diffusa: «Ma chi te lo fa fare, si è sempre fatto così». Una rassegnazione che, a suo avviso, impedisce di immaginare uno sviluppo vero e duraturo.

«Finché continueremo a vivere nella logica della “sagra della polpetta”, accontentandoci del momento senza visione a lungo termine – conclude Colucci – non potremo mai garantire servizi efficienti né creare opportunità per i nostri giovani. La nostra terra ha un potenziale immenso, ma serve il coraggio di scegliere competenza e visione, non le solite logiche. È il momento di decidere: vogliamo essere protagonisti del nostro futuro o restare ostaggi di chi frena il progresso? Svegliamoci, è ora di agire».