AVELLA. Marlene Miele e il suo primo romanzo dal titolo: “Una giornata inaspettata”.

AVELLA. Marlene Miele e il suo primo romanzo dal titolo: Una giornata inaspettata.

Oggi conosciamo Marlene, questo il suo nome almeno in rete e poco si discosta da quello anagrafico Marcella, di cognome utilizza Miele anche se quello di nascita è Acierno, tipico dell’area baianese, infatti è nata ad Avella (AV), cresciuta nel nord-est che per un po’ è stata la sua casa. Adolescente al sud, è diventata grande in una città di mare, che la ha accolta senza fare troppe domande. Adesso vive al nord, Modena,  un nord diverso da quello della sua infanzia, il nord che quelli del nord-est a volte chiamano sud.
Curiosa e chiacchierona, si laurea in Scienze della Comunicazione con l’ambizione di diventare una giornalista. Invece lavora come Comunicatrice Pubblica per un ente regionale, dove si occupa di comunicazione esterna ed istituzionale. Blogger e web writer dal 2017. Per quattro anni Local blogger per la piattaforma di Virgilio, dove scriveva un diario dedicato alla città di Modena, ha collaborato con varie realtà editoriali senza però mai farne un vero lavoro.  A lei piace molto raccontare storie e soprattutto essere letta, lei piace suscitare emozioni ed essere commentata.
Marlene ha appena pubblicato il suo primo romanzo, ambientato ad Avella perché era il posto a suo dire migliore per ambientare la storia che voleva raccontare, oltre ad essere il luogo che conosce meglio. La storia si snoda fra piazza Municipio, piazza Convento, include l’anfiteatro ed il vecchio mulino.
Marlene, ci racconti un po’ di te? Sono Marlene Miele e di mestiere faccio la comunicatrice pubblica. All’interno della azienda mi occupo di scrittura news, realizzazione testi per il web, e quando serve realizzo locandine per pubblicizzare eventi e dei video per raccontarli.
Sono anche blogger e web writer. Scrivo su questo blog soprattutto di me e della mia vita, ma sono capace di raccontare esperienze, viaggi e suggestioni con il mio stile unico e inconfondibile.
Scrivo in maniera diretta, emozionale e lascio sempre spunti di riflessione ai miei lettori, con cui intrattengo relazioni stabili e durature.
Sono un tipo che si butta nella mischia e se necessario mi sporco le mani. Sono sempre stata un tipo da opinioni. Le racconto con tale veemenza che chi le ascolta finisce sempre per crederci.
Spesso mi chiedono prima di provare un prodotto o un servizio”.
Cosa comunichi quando scrivi?La cosa che mi piace di più quando scrivo è quando, chi mi legge, mi dice che si ritrova nelle mie parole, nelle mie descrizioni. Che naviga fra le mie sensazioni sentendole proprie. Come se li conoscessi da sempre e parlassi proprio di loro”.

Marlene ci racconti perchè hai scritto questo libro? Scrivo per mettere ordine nei pensieri sfusi e nel disordine che creano nella mia testa. Dentro la mia borsa sempre una penna e un quaderno. Appuntavo tutto: scrivevo, conservavo, catalogavo, incollavo, commentavo, appuntavo, disegnavo, scarabocchiavo. Nel tempo scrivere ha cambiato significato. Ho scoperto che quello che normalmente non riuscivo a dire a voce lo riuscivo a scrivere benissimo. Forse è stata la paura di dimenticarmi. O la presunzione di farmi ricordare”.

Perchè hai scelto la strada del Crowdfounding? “Ho scelto di pubblicare con Bookabook, una casa editrice milanese, che è a metà fra un agente letterario e una casa editrice.  Tra gli aspetti positivi del crowdfunding si annovera l’effettiva possibilità di aggiungere nuovi sostenitori al progetto e allargare così la propria cerchia di sostenitori. Insomma, si tratta di un ottimo pretesto per iniziare a farsi conoscere oltre che un sicuro metodo di pubblicazione del proprio libro! l’obiettivo della campagna non è fissato in un importo economico, ma in un numero di copie che i lettori possono ordinare”.

Grazie e buona fortuna.

Per acquistare il suo libro questo è il link https://bookabook.it/libro/una-giornata-inaspettata/

TITOLO: UNA GIORNATA INASPETTATAAVELLA. Marlene Miele e il suo primo romanzo dal titolo: Una giornata inaspettata.
Possono ventiquattro ore decidere il destino di una vita intera? È quello che scoprirà il giorno del suo ventunesimo compleanno Marta. Marta abita ad Avella, un paese di ottomila anime in cui si è dovuta trasferire suo malgrado. Ci vive ormai da 11 anni, quasi 12, ma non lo considera il suo posto e sogna solo di andare via, nello specifico a New York. Ha sempre con sé il suo passaporto per essere sicura di poter acciuffare al volo l’opportunità di cambiare vita, se mai le dovesse capitare l’opportunità. Ci aveva provato, ma sua madre aveva pensato bene di farsi venire un esaurimento nervoso pur di impedirglielo. Nel frattempo che si realizzi il suo sogno, torna a casa una volta al mese. Il resto del tempo lo vive in un appartamento vicino all’Università, dove comunque non è riuscita a trovare né serenità né una motivazione per continuare degli studi che non le interessano. Fra genitori distanti, ex amiche, un amore finito, un ammiratore segreto e una solitudine ingombrante, viviamo con Marta 24 ore intense. Una giornata che inizia come tante e finisce in maniera del tutto inaspettata.