“ACCADDE OGGI”. 18 luglio 1610 – Muore Caravaggio, genio ribelle della luce e dell’ombra

ACCADDE OGGI. 18 luglio 1610 – Muore Caravaggio, genio ribelle della luce e dell’ombra

18 luglio 1610 – In un’afosa estate sulla costa toscana, in circostanze ancora oggi avvolte nel mistero, muore a Porto Ercole Michelangelo Merisi, passato alla storia come Caravaggio. Aveva appena 38 anni, ma la sua opera ha rivoluzionato per sempre la pittura occidentale.

Genio tormentato, rivoluzionario e scandaloso, Caravaggio fu il primo a portare sulle tele non santi eterei ma volti popolari, reali, spesso sporchi di strada e di dolore, illuminati da una luce drammatica e teatrale. Con il suo uso potente del chiaroscuro – anticipando di secoli il linguaggio cinematografico – creò un linguaggio pittorico violento, diretto, carico di pathos.

Il suo stile influenzò intere generazioni di artisti, dando origine al cosiddetto “caravaggismo”. Ma se fu acclamato come maestro, fu anche rifiutato e perseguitato: coinvolto in risse, scandali e infine condannato per omicidio, visse gli ultimi anni in fuga tra Napoli, Malta, la Sicilia e di nuovo Napoli.

Le circostanze della sua morte, avvenuta ufficialmente il 18 luglio 1610, restano ancora oggi oggetto di ipotesi e studi: malaria, assassinio, avvelenamento da piombo, colpo di sole? Di certo, con lui muore un uomo e nasce il mito.

A oltre quattro secoli di distanza, Caravaggio continua a vivere nei musei, nei libri, nel cinema, e nello sguardo inquieto di ogni osservatore che si trova davanti a un suo dipinto.