Avellino, percepiva indebitamente l’indennità di accompagnamento: scatta il sequestro per oltre 13mila euro

Avellino, percepiva indebitamente l’indennità di accompagnamento: scatta il sequestro per oltre 13mila euro

I finanzieri del Comando Provinciale di Avellino hanno denunciato un soggetto per indebita percezione dell’indennità di accompagnamento, dopo aver accertato, tramite osservazioni e pedinamenti, che lo stesso non presentava le condizioni fisiche previste dalla legge per ottenere il beneficio assistenziale.

Il provvedimento, eseguito su disposizione del GIP del Tribunale di Avellino, prevede il sequestro preventivo delle somme già percepite per un ammontare pari a 13.850,50 euro, nonché il blocco dell’erogazione del sussidio.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal Nucleo Mobile del Gruppo di Avellino, il soggetto era risultato beneficiario dell’indennità a seguito di una visita medica del 2023 nella quale gli era stata riconosciuta un’invalidità al 100%, associata a gravi limitazioni motorie e alla necessità di assistenza continua per lo svolgimento degli atti quotidiani della vita.

Lo stesso risultava anche portatore di handicap in situazione di gravità, in base alla Legge 104/1992, per una condizione di ridotta autonomia personale.

Tuttavia, grazie a un’attività investigativa fondata su appostamenti e pedinamenti, le Fiamme Gialle hanno scoperto che il soggetto, in realtà, era perfettamente in grado di deambulare, conduceva regolarmente un’automobile, faceva la spesa in totale autonomia e caricava i sacchetti nel proprio veicolo.

Un comportamento in totale contrasto con la dichiarazione di invalidità assoluta che giustificava la corresponsione del sussidio assistenziale.

Il sequestro è stato eseguito come misura cautelare reale, finalizzata al recupero delle somme indebitamente percepite. La Procura della Repubblica di Avellino, sotto la direzione del Procuratore Domenico Airoma, continua a monitorare con attenzione il fenomeno delle frodi ai danni dello Stato e degli enti previdenziali, rafforzando l’azione di contrasto contro chi tenta di abusare del sistema di welfare.