BAIANO. All’”Incontro”, meditazione, familiarita’ e …brio, per il “salotto di poesia”

BAIANO. All’”Incontro”, meditazione, familiarita’ e …brio, per il “salotto di poesia”

   Metti cinque donne, con distinte esperienze di quotidianità  nel lavoro, da quello in fabbrica in Fiat a quello nella scuola o di casalinga tra le pareti domestiche, al di là delle stringenti  responsabilità di madri di famiglia. Aggiungi  due uomini, un libero professionista ed un pensionato, l’uno e l’altro padri di famiglia. Integra la loro comune e fervida passione per il verseggiare, che si nutre, arricchisce e lievita  con le relazioni interpersonali, fiorite nella smisurata rete-web, con i connessi illimitati orizzonti: ed ecco, delineato ed… esposto  il quadro delle figure, che hanno animato il  primo appuntamento del programma dei “Salotti di poesia”,  nei locali del Circolo socio-culturale  “L’Incontro”. Ed è l’appuntamento, che ha fatto da viatico d’apertura per la sezione d’ambito letterario e storiografico del sodalizio di via Luigi Napolitano.

 Lucia Gaeta, Marina Villani, Maria Ronca, Rosa Ruggiero e Sonia de Francesco, Giovanni Moschella ed Enzo Barone, l’ideatore del programma, hanno letto e declamato componimenti poetici della loro produzione, presenti in testi  di recente pubblicazione e diffusione e proposti anche alla “Giornata mondiale del libro”, svoltasi nel Circolo della stampa, ad Avellino, qualche settimana fa. Ed è il caso di Giovanni Moschella, giornalista-pubblicista, che vive e risiede ad Atripalda.

  Una sequenza di testi, in lingua italiana ed in vernacolo napoletano, contaminato da tonalità e flessioni  di matrice irpina, per cinque tornate, in cui si sono alternate le voci poetanti degli autori, con la coordinazione del professore Carmine Montella. Una gamma variegata di effusioni e di emozioni, distillando il senso di personali esperienze come del rapporto con la realtà e gli altri. Poetesse e poeti…per diletto, come si è detto nella presentazione del “Salotto”, ma con l’indubbia impronta dell’autenticità e della semplicità senza accampare e rivendicare particolari  pretese di letterarietà, se non il desiderio di comunicare il proprio sentire e pensare in versi. La natura, la bellezza del paesaggio e gli oltraggi che subisce, il bel mare di San Severo di Foggia e di Manfredonia, gli arcigni  Monti d’Irpinia, ammantati di verde intenso e forte, le finestre aperte sulla pianura nolana, con riferimento a Polvica,  versante di San Felice a Cancello, le varie forme di violenze  che hanno patito- e patiscono- le donne  fino al femminicidio ed altri temi sono stati i fili della trama del “Salotto”, onorato dalla presenza di un attento e folto uditorio.  Tanti momenti, filati veloci per circa due ore ed intervallati da passaggi canori della bella voce di Sonia de Francesco e dalle… punte di briosa ironia di Lucia Gaeta, all’insegna della napoletanità….Made in Avellino.

   A suggello, la consegna dei diplomi di benemerenza e di ringraziamento  alle protagoniste e ai protagonisti del “Salotto di poesia”. Era fatta dal presidente del Circolo, il professore Gianni Amodeo.