
Oggi, 3 agosto, la XII edizione della manifestazione celebra chi ha lasciato Baiano per cercare fortuna altrove. Una cerimonia carica di emozione e appartenenza collettiva.
BAIANO (AV) – Un abbraccio simbolico, ma profondamente reale. È questo il cuore della Festa degli Emigranti, che si tiene oggi, 3 agosto 2025, a Baiano, nel cuore dell’Irpinia. Giunta alla sua dodicesima edizione, l’iniziativa è ormai una tradizione consolidata, pensata per onorare e accogliere i baianesi emigrati, che in occasione della Festa Patronale fanno ritorno nel paese d’origine.
Promossa dal Circolo Sociale di Baiano, in collaborazione con la Pro Loco, il Forum dei Giovani e l’amministrazione comunale, la festa rappresenta un ponte tra generazioni e geografie, capace di tenere vivo il legame tra chi è rimasto e chi è partito.
Il momento clou si è tenuto questa mattina, in Piazza Santo Stefano, dove gli emigranti presenti sono stati accolti ufficialmente dalla comunità e dalle autorità locali. Il sindaco ha consegnato una pergamena ricordo, accompagnato dalla banda musicale, in un clima di festa e commozione. Non sono mancati gli applausi, le lacrime e i racconti di chi – pur vivendo lontano – non ha mai dimenticato le proprie radici.
“Non è solo una celebrazione, è un atto d’amore verso la nostra storia – ha dichiarato uno degli organizzatori –. Gli emigranti non sono ospiti, sono parte viva di Baiano. E tornare qui, anche solo per un giorno, significa sentirsi ancora a casa”.
L’iniziativa si inserisce all’interno del programma civile della Festa Patronale in onore di Santo Stefano Protomartire, che si svolge dal 30 luglio al 4 agosto e comprende concerti, spettacoli pirotecnici, luminarie e momenti religiosi. Ma è proprio la Festa degli Emigranti a portare in piazza quel senso di comunità autentica, che va oltre il folklore e diventa identità condivisa.
Nel pomeriggio e in serata, previste ulteriori attività conviviali, momenti musicali e spazi di socialità spontanea tra compaesani di vecchia e nuova data. Una festa che non guarda solo al passato, ma rafforza il futuro di un paese che non dimentica.
In un tempo in cui l’emigrazione continua ad allontanare le persone dai propri paesi d’origine, Baiano sceglie la memoria come forma di resistenza e affetto, trasformando un semplice ritorno estivo in un vero rito collettivo. La Festa degli Emigranti non è solo un evento, è una dichiarazione di appartenenza. E Baiano, anche oggi, ha dimostrato di sapere accogliere i suoi figli con il cuore aperto.