La violenza abita Avellino …..la nota della sociologa Maria Ronca

La violenza abita Avellino …..la nota della sociologa Maria Ronca

La violenza abita Avellino. E non è più una questione isolata. Mi preoccupa l’abitudine all’accettazione e alla rassegnazione. Non vedo altro modo che scendere in campo, sollevare tutte le questioni sospese di anni e far sentire lo schifo che c’è nei soliti rimandi. Non è tempo di stare a guardare, la piatta calma è il sobborgo, l’indice della pericolosità e della zona franca che sinceramente è anonima e indistinta. Gli aspetti sociali di anni di assenza si fanno sentire e non né retorica né posopopea. Ne ho abbastanza.

Mi agita il pensiero di vivere una città che non riconosce lo stato di emergenza e si culla nelle storie di un’immagine tutta altro che tranquilla. Le regole, i valori sono saltati. I riferimenti hanno perso il ruolo e la tempistica non è un obiettivo. I pilastri solidi di un tempo sono venuti meno e si sa “le scosse della vita” non perdonano. Sono “fragili i vetri” quando sbattono contro i muri. In campo aperto si resta soli e indifesi.

Per costruire una società civile ci vuole una cultura dell’educazione e dell’empatia.