Il segreto di Liberato o di Napoli?

Il segreto di Liberato o di Napoli?

Il fenomeno musicale partenopeo, che dall’esordio del suo singolo “9 maggio” nel 2017, scala le classifiche ad ogni sua pubblicazione, ha recentemente riempito le sale cinematografiche di tutta Italia.

Ciò che rende Liberato una leggenda non è solo la musica in sé, ma certamente e volutamente il segreto che avvolge la sua identità. Ed è questo mistero, che oltre a trovare ampio spazio nei testi delle sue canzoni che si allacciano ai più antichi miti di Napoli, ad ispirare il film.

“Il segreto di Liberato” prende vita con l’animazione di LRNZ e Squillaci, diretto da Francesco Lettieri e Giorgio Testi. Un documentario musicale come non l’avevate mai visto prima. Una storia di un uomo che si interseca con quella del suo popolo, che seduto sulla poltrona rossa del cinema si ritrova ad essere sia spettatore che protagonista.

Struggente ed ipnotica l’animazione che racconta la sua storia con Lucia, la donna che lo lascia inseguendo il suo sogno a Tokyo e forse, inconsapevolmente, tracciando l’inizio della carriera dell’uomo abbandonato. Realtà e fantasia si intrecciano suggellando un’atmosfera che tiene lo spettatore con il  fiato sospeso fino alla fine.

Se da un lato la critica avvilisce la pellicola usando come motivazione l’eccessiva autocelebrazione del personaggio, qualcun altro la giustifica sottolineando come Liberato non sia che la personificazione di una città eterna. Un artista che dona la sua voce al volto più sublime del mondo.

Liberato è un progetto collettivo che non sembra escludere nessuno e incita tutti a farne parte, in un modo o nell’altro.

Alla fine del film si esce dalla sala soddisfatti, perché non importa più domandarsi chi sia o non sia Liberato. Alla fine, tutti hanno un segreto.

Sarah Massari