Secondigliano, detenuto con problemi psichiatrici aggredisce agente in infermeria: alta tensione nel carcere

Secondigliano, detenuto con problemi psichiatrici aggredisce agente in infermeria: alta tensione nel carcere

Un nuovo e inquietante episodio di violenza si è verificato all’interno del carcere di Secondigliano a Napoli. Un poliziotto penitenziario è stato brutalmente aggredito da un detenuto all’interno dell’infermeria dell’istituto. Secondo quanto riportato, l’uomo in evidente stato di agitazione e con problematiche psichiatriche avrebbe utilizzato una gamba di un tavolo come arma improvvisata per colpire ripetutamente l’agente, causando gravi ferite. In un’escalation di violenza, il detenuto avrebbe anche lanciato contro il poliziotto una batteria incandescente, presumibilmente estratta da un telefono.

A denunciare con fermezza l’accaduto è il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE), che ha parlato di “un episodio di follia pura”, sottolineando ancora una volta la pericolosità crescente della situazione all’interno degli istituti penitenziari italiani. Il SAPPE ha ribadito la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni per garantire maggiore sicurezza al personale in servizio.

“Quando un agente viene aggredito mentre svolge il proprio dovere, non è solo l’individuo a essere colpito, ma l’intera funzione dello Stato che rappresenta. Servono risposte ferme e immediate per contrastare questi episodi e prevenirne altri simili”, ha dichiarato il sindacato.

L’agente aggredito è stato soccorso e trasferito per le cure necessarie. Le sue condizioni, pur serie, non sarebbero al momento tali da far temere per la vita. Il detenuto responsabile dell’aggressione è stato immediatamente isolato e sono in corso gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto e valutare eventuali responsabilità.

Questo episodio riaccende il dibattito sulla gestione dei detenuti affetti da disturbi psichiatrici e sulla necessità di strumenti adeguati per fronteggiare le crescenti criticità nel sistema carcerario italiano.