
![]()
di Francesco Piccolo
C’erano centrocampisti che non avevano bisogno di riflettori. Non cercavano la gloria personale, ma correvano per tutti, riempivano spazi, coprivano compagni e davano equilibrio a ogni squadra.
Uomini di sostanza, generosi, pronti a spendersi fino all’ultimo respiro.
Nel Mandamento, quel ruolo ha avuto un interprete affidabile e instancabile: Antonio Iuliano, classe 1978, 1,75 di altezza, mediano tuttofare, cuore e polmoni al servizio del calcio dilettantistico.
Gli inizi: Baiano e Scuola Calcio Scirea
Antonio muove i primi passi nei Pulcini del Baiano, allenato da Stefano Miele. Poi passa alla Scuola Calcio Gaetano Scirea con mister Biagio Peluso, disputando i campionati Esordienti e Giovanissimi.
In quegli anni vive anche un’esperienza indimenticabile: partecipa ai Giochi della Gioventù, arrivando fino alla finale nazionale di Ventimiglia e conquistando il titolo di vice campione d’Italia sotto la guida di Biagio Peluso e del professore Carmine Petrillo.
Gli Allievi li disputa con il settore giovanile dell’Agrese di Nocera Inferiore; è un momento in cui pensa perfino di smettere.
Sarà lo Sperone, in Seconda Categoria, a convincerlo a continuare, riaccendendo la sua passione.
Carotenuto: la consacrazione
Dallo Sperone al Carotenuto il passo è breve.
Il presidente Angelo Sanseverino e il ds Angelo Monteforte lo portano a Mugnano del Cardinale, dove il dottor Pietro Bianco lo nota e lo fa esordire in prima squadra.
Il primo anno arriva il secondo posto dietro al Cervinara; il secondo è quello del trionfo: il Carotenuto vince il campionato e sale in Eccellenza, dove Antonio si consacra definitivamente, dimostrando di poter reggere ritmo, intensità e qualità di categorie superiori.
Segue una breve parentesi al Torneo Montoro, fino a dicembre, prima della cartolina del militare che lo costringe a fermarsi.
Baianese, A.C. Baiano e le battaglie irpine
Terminato il servizio militare, riparte dalla Baianese in Seconda Categoria, restando due stagioni.
Viene poi notato dall’A.C. Baiano, con cui gioca tre anni: due in Promozione e uno in Eccellenza, chiuso con una retrocessione.
L’anno successivo passa al Marzano di Nola, dove vince il campionato di Seconda Categoria e resta anche l’anno dopo in Prima Categoria.
Poi una parentesi ai Falchi Rossi (rione San Tommaso), interrotta a dicembre dalla chiamata del rinato A.C. Baiano.
Con il presidente Stefano Sgambati (“Indiano”) e mister Antonio Peluso, amici fraterni, Iuliano vive stagioni memorabili: vince il campionato di Terza Categoria, poi quello di Seconda, e infine conquista una salvezza sofferta in Prima Categoria all’ultima giornata.
Sirignano, Sperone e gli ultimi giri di campo
Segue un anno al Sirignano, poi il ritorno allo Sperone, quindi l’approdo al Visciano di Umberto Santorelli, dove vince i playoff di Seconda Categoria.
Arriva poi la chiamata del Mandamento Avella, con cui gioca tre stagioni, prima di rispondere all’invito dell’Atletico Baiano di Francesco Esposito, vincendo ancora una volta il campionato di Terza Categoria.
Chiude il cerchio tornando al Mandamento Avella (campionati di Prima e Seconda Categoria) e, infine, al Carotenuto di mister Michele Napolitano e del presidente Alfredo De Stefano, dove mette il sigillo finale alla sua lunga carriera.
Caratteristiche tecniche
Antonio Iuliano è stato un mediano completo, capace di unire tecnica e corsa.
Instancabile nella copertura, bravo a intercettare, ripartire e impostare, dava equilibrio alla squadra in entrambe le fasi.
Non era solo interdizione: sapeva leggere la partita, cambiare gioco e dare ritmo alla manovra.
Calciatore di sacrificio e disciplina, sempre pronto a correre per i compagni, ha incarnato l’essenza del centrocampista moderno nel calcio dilettantistico.
Di Antonio Iuliano si ricorda…
• Il ragazzo cresciuto tra Baiano e Scuola Calcio Scirea, vice campione d’Italia ai Giochi della Gioventù;
• Il mediano del Carotenuto, punto di equilibrio e motore instancabile anche in Eccellenza;
• L’uomo squadra che, tra Baiano, Mandamento e Carotenuto, ha sempre dato tutto con tecnica, corsa e cuore.
Io sono Antonio Iuliano.
La mia corsa non si è mai fermata.












