Napoli, Europa League: manca meno di un mese alla doppia sfida con il Barcellona

Napoli, Europa League: manca meno di un mese alla doppia sfida con il Barcellona

Manca sempre meno all’ottavo di finale di Europa League più affascinante che il tifoso ricordi: Napoli – Barcellona, l’incontro senza dubbio di cartello tra quelli che compongono il primo turno ad eliminazione diretta di questa edizione.

L’andata si giocherà il 17 febbraio al Camp Nou, mentre il ritorno si disputerà pressoché a un mese esatto da ora: il 24 febbraio. La cornice sarà splendida: un Maradona che si spera addobbato a festa e senza restrizioni sul pubblico, anche se le previsioni su quest’ultima possibilità sono impossibili da formulare adesso.

Il Napoli dovrà arrivare all’incontro in una posizione favorevole di classifica: questo per non pregiudicare ulteriormente l’andamento della Serie A in caso di un dispendio importante di energie nel doppio incontro, ma soprattutto per far guadagnare fiducia in giocatori a volte incostanti pur se esperti. Un nome su tutti: Insigne. Il giocatore, che contro la Salernitana ha raggiunto i 115 gol di Maradona con la maglia azzurra, lascerà in estate i partenopei in direzione Canada e l’occasione di coronare un ottimo decennio con un trofeo, sia esso nazionale o internazionale, è troppo ghiotta: sarà in grado di fare la differenza come fece l’estate scorsa negli incontri decisivi del magico Europeo? Per ora i pronostici sull’Europa League degli esperti di Sportytrader.it vedono il Napoli leggermente sfavorito rispetto al Barcellona per alzare la coppa a fine torneo, anche se i pronostici sono fatti per essere smentiti.

Oltre a quello di Insigne, poi, saranno importanti i contributi di Osimhen e Koulibaly. Il primo è di rientro dall’infortunio e in tre settimane ha il tempo di ritrovare la forma migliore; il secondo sarà di ritorno dalla Coppa d’Africa che per il suo Senegal si concluderà al massimo il 6 febbraio, giorno della finale.

Il Napoli, vittorioso nelle ultime tre giornate di campionato, sta riprendendo il ritmo dei primi mesi e due successi nei prossimi due incontri, specialmente quello diretto contro l’Inter in casa, farebbero sicuramente alzare il livello dell’entusiasmo per una competizione spesso snobbata, ma che in questa occasione sta offrendo un livello dello spettacolo più alto e più incertezza riguardo la vincitrice finale. Le maggiori sfide vedranno in campo giocatori di classe mondiale e squadre che puntano a fare la storia.

Passiamo al Barcellona, una squadra che per quanto in difficoltà rimane difficilissima da affrontare. Le magagne attuali riguardano i debiti e la posizione contrattuale di Dembélé. Se a livello societario i primi sembrano essere un leitmotiv che condizioneranno le future sessioni di mercato, il rifiuto dell’attaccante francese di rinnovare il contratto ha aperto per lui le porte della cessione immediata, anche sotto compenso minimo: le possibilità che il giocatore si liberi a gennaio sono alte e ciò comporterà, o comporta (dal momento che ha fatto spesso parte dell’undici titolare di Xavi) dei cambiamenti nel sistema offensivo, con Abde schierato sempre più spesso a sinistra a meno che non arrivi un sostituto. Il marocchino costituisce un pericolo minore del francese a causa della sua inconcludenza; ma non è detto che la situazione rimanga tale specialmente se Dembélé dovesse essere ceduto a titolo definitivo (liberando quindi soldi per un ingaggio dell’ultimo minuto).

In generale, il Barcellona non sembra una squadra in declino ma piuttosto una squadra in rinnovamento, in transizione, con molti giocatori giovani che aspettano (o già stanno ottenendo) occasioni importanti. Pedro, Fati, Gavi sono solo alcuni dei ragazzi già affermati ad alti livelli o in attesa di esplodere: una situazione che riguarda quella del Barcellona pre-2006, un Barcellona tra l’era di Cruijff e Rijkaard-Guardiola, anche se allora era meno indebitata.

A quell’era risale l’ultima partecipazione dei blaugrana alla Coppa UEFA: un’eliminazione al quarto turno per mano del Celtic, che costituisce l’ultimo tentativo di conquistare un trofeo mai ottenuto. Strano ma vero, questa è l’unica competizione che la società non è riuscita a vincere nonostante le undici (ora dodici) partecipazioni. Riuscirà il Napoli ad impedirlo ancora?