GROTTAMINARDA. Libri al Castello, si presenta romanzo “Una Sofia piena di sogni”

GROTTAMINARDA. Libri al Castello, si presenta romanzo “Una Sofia piena di sogni”

Nella cornice incantata del Castello d’Aquino una nuova iniziativa culturale nell’ambito della rassegna “Libri al Castello”.

Mercoledì 20 agosto alle ore 18:30 presentazione del romanzo “Una Sofia piena di sogni” di Myriam Morelli, con il patrocinio del Comune di Grottaminarda e dell’Istituto di Istruzione Superiore. Dopo il saluto di Catia Capasso, dirigente scolastico IIS, del Sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino e dell’Assessore alla Cultura, Antonella Meninno, interverranno Mauro Orlando, Docente di Filosofia Estetica e Rita Minichiello, Docente di Lingua e Letteratura Italiana. Sarà presente l’autrice.
Si tratta dell’opera prima di una giovanissima e talentuosa autrice.
Myriam Morelli, ha solo 17 anni, frequenta l’Istituto Tecnico Commerciale Vincenzo Volpe di Grottaminarda, indirizzo Turistico ed ha portato a termine questo lavoro letterario nei ritagli di tempo libero dallo studio, nell’arco di tre mesi.
Sofia è una timida e dolce ragazza con un cuore più grande di lei, alla scoperta della propria identità nel pianeta mondo: «Ci sono giorni – si legge nel romanzo – che ti senti più libero dove non puoi fiatare senza chiedere il permesso, che dove potresti fare e dire quello che ti pare. Per un semplice motivo, quando sei in classe e non puoi fare altro che ascoltare la lezione, non corri il rischio che qualcuno inizi ad ispezionarti e farti stupide domande a cui non puoi e non vuoi rispondere».
Myriam Morelli sorprende piacevolmente il lettore per la maturità e per le capacità letterarie di una giovanissima in un’epoca in cui internet ed i social network stanno sempre più sminuendo la scrittura, la riflessione, i sentimenti veri.
«Da lì, ancora bimba, ho iniziato a capire il vero senso della nostra vita, questo cammino duraturo, sì, ma per breve tempo. Forse a volte, è talmente breve che ci si ritrova grandi troppo presto, ci si ricorda ancora delle prime avventure, delle prime esperienze, ma mentre si cammina con un bastone tra le dita, e non più nella mano dei nostri genitori».