DEBITI PA, PATRICIELLO: “DAL GOVERNO TROPPE INCONGRUENZE, LE NOSTRE AZIENDE STANNO MORENDO DI CREDITO”

DEBITI PA, PATRICIELLO: “DAL GOVERNO TROPPE INCONGRUENZE, LE NOSTRE AZIENDE STANNO MORENDO DI CREDITO”

“Sui pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione le incongruenze del governo sono talmente evidenti che oramai è difficile fare previsioni ottimistiche.  Nel frattempo, però, le nostre imprese stanno morendo di credito, nonostante la Commissione Europea abbia sollecitato più volte l’Italia ad applicare correttamente e tempestivamente la normativa comunitaria e porre fine così ad una situazione francamente insostenibile”. Commenta così Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia, i dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, secondo cui i debiti della P.A. ancora da saldare ammonterebbero complessivamente a circa 50 miliardi di euro. “I numeri forniti dal Ministero – spiega l’eurodeputato forzista – sono in contrasto con quanto dichiarato in precedenza dal Premier, che ha sempre parlato di cifre ben superiori a quelle riportate nel documento pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia: un’operazione di marketing numerico che certamente non contribuisce a fare chiarezza e che non sposta di una virgola la triste condizione delle imprese italiane. Ad ogni modo – continua Patriciello – dei 50 miliardi che lo Stato deve alle aziende, ad oggi ne sono stati pagati solo 31,3 di cui, come noto, 22,8 dai governi Monti e Letta. Al contrario di quanto dichiarato da Renzi, quindi, si è ben lontani dalla corretta applicazione della direttiva europea che prevede l’obbligo per le P.A. di pagare le imprese creditrici entro un massimo di 30 giorni. Non dimentichiamo, infatti, che su questo tema il governo italiano ha già ricevuto una lettera di messa in mora da parte della Commissione europea lo scorso 18 giugno. Credo dunque che la situazione economica che sta attraversando il Paese – conclude l’europarlamentare molisano –  necessiti di misure rapide ed efficaci: i ritardi di pagamenti sono all’origine di un fallimento su quattro e della perdita di circa 450.000 posti di lavoro all’anno, soprattutto nella piccola e media impresa, dove solo la puntualità dei pagamenti può permettere di mantenere una sufficiente disponibilità di cassa per far fronte alle resistenze sempre più crescenti delle banche a concedere crediti”.