CIMITILE. Consiglio Comunale. Passa il bilancio ma non la mancanza di rispetto

CIMITILE. Consiglio Comunale. Passa il bilancio ma non la mancanza di rispetto

di Felice Sorrentino

Lunedì scorso, 22 Aprile, si è tenuto il Consiglio Comunale nella sala consiliare delle Basiliche. È iniziato alle 15.30 con la lettura del regolamento da parte del Presidente Lucia Ferrandino. Un atto quasi doveroso visti i precedenti ma che nella sostanza si rivela insufficiente ad evitare la solita, triste, bagarre. La seduta non prevede diretta sui canali social, e questo perché l’amministrazione è in attesa di riassegnare il servizio scaduto. Di conseguenza, il Presidente, fa notare che il regolamento vieta qualsiasi ripresa non autorizzata e soprattutto la conseguente diffusione attraverso canali che non siano quelli del Comune. In realtà, sempre la Ferrandino, preciserà che durante le sedute del C.C. è vietato parlare di questioni personali e di qualsiasi altra questione che non sia all’ordine del giorno. Quindi, pronti via e prende subito la parola il consigliere di minoranza (?) Joselita Malagnini, regolarmente iscritta a parlare prima dell’avvio della seduta, che, senza mandarle a dire, si rivolge al consigliere Annalisa Ruotolo rea di averla citata in un video diffuso sul profilo della stessa ex assessore di maggioranza passata ormai tra le fila dell’opposizione. “Non accetto consigli sulla politica da te!” – questa la sintesi dell’intervento del consigliere Malagnini. La cosa crea inevitabilmente scompiglio e a soli due minuti dall’inizio della seduta, ecco le prime grida. La Ruotolo chiede ovviamente la parola, negata dal Presidente con un perentorio “qui comando io!” che vorrebbe in realtà dire: non si può perché non è iscritta a parlare come da regolamento ma che nella sostanza era più un tentativo di frenare l’irrefrenabile. Il caos è servito. Scala si alza e abbandona l’aula e la seduta viene temporaneamente sospesa. Placati, per modo di dire, gli animi, si torna ai punti all’ordine del giorno, ma dalla sala, qualcuno si arrabbia contestando il Sindaco sulla pulizia e il verde al rione I.A.C.P. imprecando e rivolgendo epiteti nei confronti del primo cittadino mentre abbandona l’aula. Per qualche minuto il Sindaco Balletta resta interdetto, poi, d’improvviso, si alza dalla sedia e cerca di rincorrere la persona in questione che intanto aveva già lasciato l’edificio. Poi, visibilmente arrabbiata, torna al suo posto e con fermezza ricorda a tutti che il Sindaco, i Consiglieri e la stessa aula consiliare meritano il rispetto che si deve ad un istituzione. Che si possa essere o meno in disaccordo con l’operato, il rispetto per i ruoli e in primo luogo per le persone è e resta imprescindibile. Applausi. Il Consiglio riprende e tra qualche incertezza e domande di rito, vengono approvati tutti i punti, bilancio compreso. Coraggio Cimitile si astiene mentre Forza Italia della Malagnini vota a favore tranne che per i tre debiti fuori bilancio esplicitati da Sabatino Di Palma. Dopo quasi cinque faticosissime ore, tutti a casa. Il Consiglio è finito. Andate in pace. Forse.