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Le festività natalizie, con il loro carico di viaggi, incontri familiari e momenti di socialità ravvicinata, rischiano di presentare il conto nelle settimane successive. A lanciare l’allarme sono diversi esperti del mondo scientifico, che invitano a non sottovalutare l’aumento dei contagi influenzali registrato proprio in concomitanza con il periodo natalizio.
Secondo quanto spiegato dagli infettivologi, l’influenza, inclusa la cosiddetta variante K, sta mostrando una crescita significativa dei casi. Un incremento che, come sottolinea il professor Matteo Bassetti, appare importante e destinato a riflettersi soprattutto nei prossimi giorni, quando emergeranno con maggiore chiarezza i sintomi nelle persone contagiate durante le feste.
Sulla stessa linea anche Fabrizio Pregliasco, che invita a guardare con attenzione alla riapertura delle scuole. Gli effetti complessivi delle festività natalizie, tra viaggi, baci e abbracci, li vedremo proprio con il ritorno in classe, spiega l’esperto, evidenziando come l’ambiente scolastico rappresenti uno dei principali amplificatori della diffusione virale.
I sintomi segnalati restano quelli tipici dell’influenza stagionale: febbre, dolori muscolari, stanchezza intensa, tosse e mal di gola. Tuttavia, l’elevata circolazione del virus in un periodo dell’anno già critico per il sistema sanitario potrebbe determinare un aumento degli accessi ai pronto soccorso e ai medici di base.
Gli specialisti ribadiscono l’importanza della prevenzione. Attenzione ai contatti con le persone più fragili, corretta igiene delle mani, utilizzo della mascherina in caso di sintomi e vaccinazione per le categorie a rischio restano le principali misure di protezione. Le feste sono finite, ma il loro impatto sulla salute pubblica, avvertono gli esperti, potrebbe farsi sentire ancora nelle prossime settimane.