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Un uomo di mezza età, residente nel Comune di Cimitile, è precipitato questo pomeriggio intorno alle 18 in una profonda cavità del terreno a Casamarciano, in un’area già interdetta al transito a causa di una voragine creatasi in passato. La zona, come ricordano le autorità locali, è da sempre soggetta a criticità del sottosuolo legate alle antiche attività estrattive della zona, in particolare quelle del tufo, che nel tempo hanno lasciato vuoti instabili.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe oltrepassato le transenne di delimitazione e le barriere che segnalavano il pericolo, probabilmente con l’intenzione di ispezionare da vicino il punto del cedimento. Sporgendosi e avvicinandosi troppo al bordo, il terreno ha improvvisamente ceduto sotto di lui, facendolo precipitare per diversi metri all’interno della cavità.
L’allarme è scattato poco dopo e sul posto sono intervenuti squadre specializzate dei Vigili del Fuoco e tecnici esperti in stabilità del terreno. Le operazioni si sono rivelate particolarmente delicate: la presenza di ulteriori rischi di cedimento e la profondità del pozzo naturale hanno complicato il lavoro di recupero, durato diverse ore.
Nonostante la drammaticità dell’incidente, l’uomo è stato trovato vigile e cosciente, e ha collaborato con i soccorritori durante tutte le fasi del salvataggio. Una volta riportato in superficie, è stato affidato ai sanitari del 118 e trasportato in ambulanza al pronto soccorso di un ospedale per ulteriori accertamenti.
Il sindaco, di Casamarciano Clemente Primiano, intervenuto sul posto, ha confermato che si è trattato di un incidente dovuto all’avvicinamento a un’area chiaramente segnalata come pericolosa: «L’uomo ha oltrepassato i fili di delimitazione di una zona interdetta. Le operazioni di soccorso sono state difficoltose non solo per il rischio di ulteriori cedimenti, ma anche per la distanza considerevole in cui era precipitato.»



