Parco del Partenio, in arrivo la Lepre Italica: parte il progetto di reintroduzione sui monti irpini

Parco del Partenio, in arrivo la Lepre Italica: parte il progetto di reintroduzione sui monti irpini

Una nuova azione di tutela della biodiversità prende forma sulle montagne del Partenio. Per la prima volta, infatti, la Lepre Italica – specie endemica dell’Appennino centro-meridionale e oggi presente in Campania solo nel Parco del Cilento – verrà reintrodotta anche nel comprensorio irpino grazie a un progetto coordinato tra Regione Campania, Parco del Partenio e istituti scientifici specializzati.

Una specie preziosa quasi scomparsa

La Lepre Italica, considerata una delle specie simbolo degli ecosistemi appenninici, in Campania è scomparsa quasi ovunque. L’unica popolazione stabile sopravvissuta è quella del Parco Nazionale del Cilento.
Per contrastarne il declino, nel 2014 la Regione ha avviato un programma di riproduzione in condizioni controllate presso l’Area Faunistica della Foresta Demaniale Cerreta Cognole, nel comune di Montesano sulla Marcellana.

In quell’habitat protetto sono stati introdotti esemplari provenienti dal Cilento e dalla Calabria, con l’obiettivo di creare una popolazione riproduttiva stabile. Dopo alcuni anni di monitoraggio, le prime coppie sono state liberate nel territorio circostante a partire dal 2020.

Il Partenio scelto come prima area di espansione

Ora il progetto compie un salto decisivo: la prima reintroduzione fuori dal Cilento riguarderà proprio il Parco Regionale del Partenio.
La zona è stata selezionata per la sua idoneità naturalistica, già oggetto di studi condotti dal Cerispa (Centro Ricerche e Studi del Partenio), struttura scientifica interna all’Ente.

Le lepri verranno rilasciate nel corso del mese, e ciascun esemplare sarà dotato di radiocollare, indispensabile per seguirne gli spostamenti, verificarne l’adattamento e raccogliere dati utili alle future reintroduzioni.

Un lavoro costruito negli anni

«Questa operazione rappresenta il risultato di anni di impegno costante e di una collaborazione solida tra enti e ricercatori», spiega Adriano Di Biase, direttore della Foresta Regionale Cerreta Cognole, da cui è partito il percorso di ripopolamento. A supporto del progetto hanno contribuito anche l’Istituto di Gestione della Fauna di Napoli e il gruppo di ricerca del professor Sergio Fulgione dell’Università Federico II.

La reintroduzione sul Partenio non sarà un intervento isolato: nei prossimi mesi sono previste ulteriori liberazioni, sempre accompagnate da monitoraggi eco-etologici e genetici da parte degli zoologi coinvolti.

Il Parco: “Conservazione attiva, non solo regolamenti”

Per il presidente del Parco del Partenio, Francesco Iovino, l’iniziativa incarna il senso più autentico della missione dell’ente: «Tutela della natura significa anche promuovere azioni concrete e attive sul territorio, non solo normare l’uso delle risorse. Ridare vita a una specie così preziosa può rendere il Parco ancora più attrattivo e contribuire al benessere della comunità».

Una strategia regionale di tutela della biodiversità

La liberazione sul Partenio rappresenta anche il primo passo verso un programma più vasto: la Regione Campania intende replicare la reintroduzione della Lepre Italica in altre aree protette, per ristabilirne la presenza in tutte le zone ecologicamente adatte.

Un progetto ambizioso che mira a restituire agli ecosistemi campani una specie che li ha caratterizzati per secoli .                                                                                                                                    Parco del Partenio, in arrivo la Lepre Italica: parte il progetto di reintroduzione sui monti irpini