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Una storia che è insieme miracolo clinico, tempestività e forza della vita.
La signora Gerarda, classe 1925, 100 anni compiuti ad aprile, è tornata nella sua casa di Teora dopo essere stata colpita da un ictus ischemico solo due giorni fa. Oggi cammina, parla e mangia da sola. Come se nulla fosse accaduto.
La donna era arrivata al Pronto Soccorso dell’Azienda Moscati di Avellino in condizioni critiche: afasia e difficoltà motorie. Il medico di famiglia aveva riconosciuto subito i sintomi e allertato il 118, permettendo un intervento immediato.
Accolta dagli specialisti della Stroke Unit, è stata sottoposta in pochi minuti a trombolisi farmacologica, una terapia in grado di sciogliere il coagulo responsabile dell’ictus. Tempestività decisiva: la finestra utile è di poche ore.
«Nonostante l’età, la signora Gerarda era completamente autonoma»
spiega il dott. Florindo D’Onofrio, responsabile della Stroke Unit.
«Grazie al rapido riconoscimento dei sintomi e all’organizzazione del percorso ictus, ha recuperato totalmente in 6 ore».
Dopo 48 ore di monitoraggio, Gerarda è stata dimessa: a casa sulle proprie gambe.
«Pensavamo di perderla. Invece l’abbiamo riportata a casa.»
La figlia Filomena racconta la paura e la gratitudine:
«Temevamo il peggio. Invece mamma è tornata come prima. Ringrazio medici, infermieri e tutti gli operatori: ci hanno trattato con umanità e competenza».
Il direttore generale Perito: «Una storia che fa bene al cuore»
Il DG della Moscati, Germano Perito, commenta così:
«Questa è buona sanità. È ciò che spesso accade negli ospedali ma non sempre viene raccontato. Gerarda ci ricorda che la vita continua, sorprende e vince quando si lavora in squadra».
E c’è un dettaglio che rende il racconto ancora più luminoso: la centenaria diventerà presto trisavola per la 32ª volta.
Una nuova vita che arriva.
Una vita che, grazie alla medicina e a una rete che ha funzionato, non si è spezzata. 
