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Scossone nella giunta regionale campana guidata da Vincenzo De Luca. L’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo ha annunciato le proprie dimissioni con una nota diffusa agli organi di stampa e rilanciata sui suoi profili social. Una decisione che conferma le tensioni maturate negli ultimi mesi dentro l’area centrista e che apre scenari inediti a pochi mesi dalle elezioni regionali.
Caputo, 59 anni, casertano, già europarlamentare dal 2014 al 2019, era entrato nella squadra di De Luca nel 2020 dopo un percorso politico che lo aveva visto passare dal Partito Democratico a Italia Viva. Nel suo messaggio ha rivendicato il lavoro svolto in questi anni per il settore agricolo campano, definito “pilastro dell’identità e del futuro della regione”, ma ha spiegato che le recenti scelte politiche della maggioranza non corrispondono più ai principi che lo avevano spinto ad accettare l’incarico.
La rottura con Italia Viva era nell’aria già dall’estate, quando lo stesso Caputo aveva ammesso pubblicamente l’esistenza di un rapporto ormai logoro con il partito di Matteo Renzi, rivendicando la necessità di un percorso politico più moderato e coerente. Negli ultimi giorni le indiscrezioni su un suo possibile avvicinamento a Forza Italia si erano fatte sempre più insistenti, alimentando l’idea di un cambio di campo che potrebbe incidere sugli equilibri del centrodestra in vista del voto autunnale.
Le dimissioni segnano non solo un colpo per l’esecutivo campano, che perde uno dei suoi riferimenti più esperti in un settore strategico come l’agricoltura, ma anche un segnale politico forte che va oltre i confini regionali. La scelta di Caputo si inserisce infatti in una fase in cui le alleanze per le prossime elezioni sono ancora in via di definizione e in cui il tema della coerenza, rivendicato dall’ex assessore, rischia di diventare una chiave di lettura della campagna elettorale.
