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di Gianni Amodeo
Uno per tre, tre per uno.
Il gioco di parole si presta a far da rappresentazione e, al contempo, da inconfondibile stigma identificativo, in massima chiarezza, dell’unicità della Festa della nocciola, promossa d organizzata dalla Pro Loco, presieduta da Mariella Del Basso, d’intesa con l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enrico Montanaro, ed appena andata in archivio sulla scia di un percorso che ha inanellato trentuno edizioni, nell’ormai classico trittico di giornate di metà settembre, in coincidenza con il pieno della raccolta delle nocciole, le avellane …
E il tre, corrisponde ai canonici ambiti correlati, da un lato, con gli stand delle produzioni dolciarie locali e alle specialità enogastronomiche, calibrate sulla Nocciola– Regina e … dintorni, e, dall’altro, con gli spettacoli musicali di ogni genere e balli con il supporto artistico– coreografico della locale e cospicua Comunità del tango, coordinata da Tonia Esposito e Nunzio Capriglione. Il tutto, connotato con ambientazione e logistica ben strutturata nella dislocazione dei banchi della convivialità, in piazza Santo Stefano, nei piazzali di piazza Francesco Napolitano e negli spazi dell’ariosa ed accogliente Villa comunale, con le loro caratteristiche alberature, composte da lecci secolari e svettanti tigli.
A segnare il perimetro del terzo ambito della Festa, gli spazi del Teatro Colosseo, destinati a Mostre d’arte varia e ai… momenti culturali. Un ambito, programmato e curato da Saverio Bellofatto, con le contaminazioni estetizzanti che ne costituiscono gli elementi distintivi di grafico amatoriale … professionale, qual è diventato, con dettagliata cura nella stessa realizzazione di progetti di elegante impaginazione, sia per le pubblicazioni edite da La piccola cometa Alessia Bellofatto, sia per la bella fattura della rivista a colori Froggy, supplemento de Il Meridiano on line, per non dire della pubblicazione di plaquettes di poesie …
Sotto tutti gli aspetti è davvero un itinerario di continuità ammirevole, alimentato da passione, dedizione e … volontà di far bene nella gratuità integrale, quello delle trentuno edizioni finora celebrate; un itinerario, che si è venuto compiendo, di anno in anno, al di là dell’eccezione del biennio del lock down imposto dal covid–19, all’insegna del volontariato civico, con la regolarità dei passaggi di testimone nei ricambi generazionali, in virtù del pieno e proficuo coinvolgimento di centinaia di giovani donne e uomini. Un itinerario di continuità, che promette di proseguire in pieno per le solide basi da cui scaturisce, quale laica ritualità, se si vuole, entrata ormai a pieno titolo, per sociale e diffusa adesione, nell’agenda degli eventi locali, ma anche e soprattutto un’opportunità di tessitura di relazioni interpersonali, oltre che un’attiva modalità di vivere più intensamente la comunità di cui si è parte integrante. E senza dire della miriade di ragazze e ragazzi, in età di Scuola elementare – autentica ed originale novità introdotta nella tornata conclusa-, nel cortese ed affabile disimpegno – anche con il disinvolto uso del Lei,- per attività di servizio ed assistenza per le migliaia di nuclei familiari e partecipanti che hanno onorato ed animato con la loro presenza la kermesse.
Un protagonismo composto e brioso nello stesso tempo, quello esibito proprio dalle ragazze e dai ragazzi, che rende loro onore e merito, integrando e completando in meglio i profili sia della convivialità, intesa nel senso più ampio e articolato possibile di significato, sia dell’accoglienza amichevole ed ospitale, espressione di socialità. E sono i profili, che, in linea proprio con la coerente osservanza e applicazione dei parametri previsti, sono valsi alla Festa il riconoscimento di Sagra di qualità, conferito con il relativo marchio il 22 luglio del 2019 dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, nella cerimonia ufficiale svoltasi nell’ Aula del Senato della Repubblica, presieduta da Maria Elisabetta Casellati, con l’intervento del Ministro dell’Agricoltura pro tempore, Gian Marco Centinaio. Parametri di sicurezza igienica e assoluta garanzia alimentare, in funzione delle tipicità enogastronomiche culinarie, esaltandone le qualità con congrue iniziative di promozione e diffusione culturale, rispondenti alla valorizzazione e conoscenza delle specificità territoriali.
Occhio alle contaminazioni tra arte, cultura e altro ancora … r
Di gradevole e sorprendente impatto nel vasto atrio del Colosseo, con effetti di autentica calamita attrattiva per i visitatori, faceva da richiamo la rassegna delle opere dei Maestri cartapestai, ponendo in primo piano Ulisse e … la Fata turchina, facendo incontrare Omero, vissuto… appena alcune migliaia di anni fa, e Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini, giornalista e scrittore dell’ ’800 romantico. E’ l’incontro-clou, tradotto in cristallina inventiva artistica da Cettina Prezioso, per comporre le fattezze di Ulisse, protagonista dell’ Odissea e simbolica icona della ricerca della conoscenza, e la splendida Fata turchina, protagonista de Le avventure di Pinocchio, a sua volta espressione di saggia temperanza e di buon senso comune, con cui, pazientemente e con trasporto di indulgente affettività … materna, frena e corregge Pinocchio, il burattino- ragazzo incontenibile nelle sue strepitose avventure e fantastiche scorribande, come per ispirarne e plasmarne la dimensione sociale, secondo la visione dell’ italianità post– unitaria, tutta costruire nei costumi delle idealità risorgimentali. Una visione, che si salda e coniuga, su altri e più pregnanti percorsi, con le pagine di Cuore, il capolavoro di Edmondo De Amicis, tra le pietre angolari proprio della narrativa delle giovani generazioni dell’’800 e della prima parte del ‘900. Un’intrigante e bella operazione di espressività, realizzata con maestria da Cettina Prezioso con la manipolazione e la stilizzazione della cartapesta, materia povera in sé, ma ben ricca di energia e risorse … grazie all’ intelligente riciclo di materiali cartacei. Materiali ravvivati dall’afflato dell’arte che scolpisce, pittura e riveste modelli di cartapesta, in cui eccelle … l’artista già docente a tempo pieno negli Istituti statali superiori.
L’ Ulisse, messo in scena dall’arte di Cettina Prezioso è il protagonista dell’episodio del XII canto del poema omerico, alle prese con il canto delle Sirene armonioso , ma letale, secondo il mito , se vissuto in libero ascolto. E, tuttavia, pur di appagare il desiderio di libero ascolto del canto delle Sirene, si fa legare con volitiva determinazione all’ albero– maestro del veliero che naviga verso Itaca, inducendo i compagni d’avventura e viaggio a turarsi le orecchie di cera, perché non ascoltino il canto sublime e ingannevole. E’ lo stratagemma che gli permette di superare, le insidie … del canto ammaliatore delle Sirene, per le quali il mare di Capri, raccontato da Omero, costituisce l’habitat di vita e di trionfante naturalità incontaminata. E di contraltare all’itacese, in ben proporzionata modalità di statua a misura umana in cartapesta, ecco far mostra di sè, quale testimonial itinerante tra atrio e palcoscenico a seconda degli eventi, la graziosa ed elegante Fata turchina dalla fluente chioma di giallo dorato, ammantata di veste azzurrina che le scende fino ai calzari.
Un vis à vis distanziato nell’immaginario dei tempi, quello raccontato dall’artista nel rappresentare Ulisse e la Fata turchina, arricchito dall’ originale raffigurazione di Angeli, Santi e Dèmoni, una sequenza di maschere, intese come mascheroni apotropaici… format di contrasto al malocchio e agli spiriti maligni, con simboli variamente atteggiati e applicati, per lo più, sui portali di palazzi. Una sequenza di mascheroni anti– spirito malefico e maligno, realizzata dai Laboratori di cartapesta della Contea nolana, la storica Associazione culturale, presieduta da Antonio Napolitano, alla quale fa riferimento lo straordinario Centro di documentazione visiva e audiovisiva dei Gigli di Nola, la kermesse che costituisce patrimonio della cultura immateriale dell’umanità con l’ egida dell’Unesco.
Omaggio all’ arte della cartapesta, strettamente intesa nella dimensione raffigurativa, ma anche all’ arte presepiale. Una testimonianza di creatività e genialità, che Nino Pecchia vive e cura nel suo laboratorio, componendo in miniatura il racconto della Natività di Gesù. Sono gioielli di artigianato artistico, per una bella e ammirata scelta, tenendo presente che Nino Pecchia si vale di un prezioso back-ground, che gli deriva dagli studi fatti nel prestigioso Istituto d’ arte De Luca, ad Avellino, ed è in servizio nell’Arma dei carabinieri.
Un contesto innovativo e stimolante, rispetto alla consueta cornice della Festa, reso interessante dalla Mostra permanente d’arte fotografica, realizzata da Joseph Noviello, con opere che raccontano la Festa del Maio, il culto arboreo rappresentativo delle tradizioni del territorio, fortemente ancorate alla cultura contadina e all’economia del legno.
Rapido il passaggio dalle opere in Mostra nell’atrio al palcoscenico del Colosseo. Un passaggio scandito per l’intero arco della Festa da una successione di eventi mattutini e serali, tra cui la presentazione de ‘E Vesuni, la silloge poetica che racconta le figure popolari delle generazioni degli anni ’20 e ‘30 del secolo che animavano la vita del quartiere, nucleo primigenio d’insediamento della comunità locale tra il ‘ 200 e il ‘ 300. Una rivisitazione del cospicuo testo sviluppata dall’autrice della silloge, Paola Miele, che lo scorso 3 settembre ha festeggiato i 70 anni, nell’intervista condotta da chi scrive queste righe, con tanti squarci di storie personali e familiari, specie di donne, troppo spesso relegate nella condizione della marginalità. Un approccio realistico verso un microcosmo di cultura contadina, incardinata nella sobrietà dei costumi, ma anche e soprattutto di povertà … vissuta con dignità da fittavoli e braccianti, con tanto duro lavoro quotidiano. Un percorso di apparente nostalgia, ma di doverosa memoria verso tutto ciò che è stato il mondo di ieri … Nun se cancella ‘o ppassato,\ è chiù presente d’ ’o presente:\ è legge ‘è natura … E’ la matrice dell’identità e della radici socio-culturali, di costumi ed usanze, nel cui vicendevole e reciproco rispetto popoli e comunità, da un capo all’altro del pianeta–Terra vivono le loro storie di civile e pacifica convivenza nella libertà.
,Un laborioso ed impegnativo percorso, per immettere l’evento del 25 dicembre nell’alveo della normalità, salvaguardandone l’essenza valoriale, per un’operazione che si è sviluppata negli ultimi decenni, con esiti positivi.
Esauriti i sentieri letterari, campo libero alle proiezioni dei docu–film e dei pod– cast realizzati dalle ragazze e dai ragazzi dell’ Istituto comprensivo Alessandro Manzoni con plessi operativi a Mugnano del Cardinale, Sirignano, Quadrelle e dell’ Istituto comprensivo Monsignor Pasquale Guerriero, con plesso unico attivo ad Avella. Racconti filmati a, gratificati con la premiazione dei Mai d’ Argento, edizione 2025, per la qualità delle immagini, i ritmi e la versatilità nelle inquadrature. Quattro proiezioni, per narrare la realtà imprenditoriale dell’Azienda di trasporto Luigi Acierno, tra le più importanti sul territorio della Campania e a livello interregionale, ripercorrendo il mondo dei mestieri, ravvivato da puntuali e lineari interviste con gli artigiani di turno, da quello del bottaio, ‘o vuttaro, a quelli del fabbro e del calzolaio, illustrando nei dettagli informativi macchinari e attrezzi utilizzati nella quotidianità lavorativa. Una ricognizione attenta, convalidando quale sia la portata intuitiva e operativa delle nuove generazioni nell’utilizzare i linguaggi delle nuove tecnologie. Un tema, focalizzato efficacemente nelle interviste condotte con la consueta spigliatezza da Giusy De Laurentiis con la dirigente scolastica, professoressa Luigia Conte, e le professoresse Monica Barbati e Anna Bruno.
E poi, il gran finale con la proiezione del filmato Il mondo delle api, confezionato da Saverio Bellofatto per la serie dei Quaderni dell’ambiente pubblicati da La Piccola Cometa. Una proiezione coinvolgente, ampliata e arricchita dagli interventi della professoressa Annamaria Silvestro, già dirigente dell’Istituto tecnico superiore Masullo–Theti, di Nola, e del dirigente scolastico dell’ Ic Giovanni XXIII-Parini con plessi operativi a Baiano e Sperone, il professore Pasquale Napolitano. E senza dire della bella e intensa lezione naturalistica, incentrata sul ruolo vitale dell’impollinazione svolto dalle api – le operose pecchie– e sul legame stretto tra l’universo delle api e l’ambiente, tratteggiata della dott.ssa Anna Montuori, titolare dell’omonima Azienda produttrice di mieli, con introduzione della figlia Imma.
Una Festa ben riuscita. Un successo di partecipazione, in linea e anche incrementato rispetto alle precedenti edizioni. E c’è da dare atto anche alle funzioni di sicurezza, garantite dalla polizia municipale con controlli metodici e discreti.



















